8 febbraio 2013

Torta di Riso

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Come sapete ormai, io sono più fanatica del salato che del dolce. Ma c’è una cosa che adoro: i dolci a base di riso. Ebbene sì, la mia colazione preferita al bar (per quanto non ami fare colazione fuori casa) è il budino di riso… E di conseguenza, la Torta di Riso è uno dei miei dessert preferiti. Da tempo non la cucinavo, poi la scorsa settimana, a cena dai miei, la mamma mi ha fatto una graditissima sorpresa, facendomela trovare fatta da lei 😀 E così mi è venuto in mente che l’ultima volta che l’avevo preparata avevo fatto tutte le foto del caso, e che quindi ce l’avevo pronta da pubblicare… Detto fatto 😉 Grazie alla mamma quindi, che mi ha fatto tornare in mente la torta di riso, e grazie a Monica, una sua amica, perchè questa ricetta ormai ultratestata è sua… Ed è ottima 😉

torta di riso 1 72dpi

INGREDIENTI (per una tortiera rotonda, diametro di 24 cm, h. 5 cm)
1,4 l di latte
280 gr. di zucchero (io uso 210 gr. di fruttosio)
1 limone (scorza)
1 stecca di cannella
1/2 cucchiaino di vaniglia in polvere
300 gr. di riso comune (originario)
3 uova
50 gr. di uvetta
2 cucchiai di rum
50 gr. di pinoli
burro per imburrare la teglia
farina per infarinare la teglia

PREPARAZIONE
In una pentola scaldate il latte con metà dello zucchero (o fruttosio), la scorza di limone, la stecca di cannella e la vaniglia in polvere; una volta portato ad ebollizione eliminate la cannella, versatevi il riso e cuocete a fiamma bassa, mescolando spesso, fino a quando il riso non avrà assorbito quasi tutto il latte (circa 50 minuti): la crema dovrà essere soda, ma non troppo asciutta, ed il riso dovrà essere ben cotto. A questo punto spengete il fuoco, trasferite il riso in una ciotola e lasciatelo raffreddare (mi raccomando, è importante: la crema deve rassodare ulteriormente!), quindi unite le uova una alla volta, l’uvetta precedentemente ammollata in un bicchiere d’acqua tiepida in cui avrete diluito il rum e poi ben strizzata, i pinoli precedentemente tostati e la restante metà di zucchero (o di fruttosio). Mescolate bene il composto e versatelo in una tortiera rotonda (la mia ha il diametro di 24 cm), imburrata e infarinata, livellando la superficie; infornate a 200° C per circa 40 minuti. La torta è cotta quando sulla superficie si forma una crosticina dorata (fate comunque la prova stecchino: deve uscire pulito); lasciatela fuori dal forno almeno un’oretta, quindi sformatela su un piatto da portata e servitela tiepida (ma anche fredda è ottima… Anzi io, personalmente, la preferisco fredda!).

torta di riso 2 72dpi

15 Maggio 2012

Trancetti di Frolla (all’Arancia) con Crema all’Arancia

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Cambiamento, che parola difficile. Non so a voi, ma a me il cambiamento spaventa un sacco… Ultimamente mi trovo a parlarne spesso con amici e con persone care, proprio perché mi trovo spesso a dovermi confrontare con situazioni che presuppongono un più o meno rischioso balzo nel buio… E la mia risposta ai tanti dubbi è, troppo spesso, “non lo so”. Forse mi manca il coraggio di prendere decisioni, non lo so, ma per me il detto “chi lascia la strada vecchia per la nuova sa quello che lascia, ma non quello che trova” è decisamente calzante… O almeno, quasi sempre. Dove voglio arrivare? Non lo so neanche io (giustappunto), a dire il vero sto scrivendo solo per me stessa, che buttando giù i pensieri, questi si fanno più nitidi; o forse, inconsciamente,  sto chiedendo aiuto a chi mi legge… Vabbè. Si sta facendo tardi e tra poco la mia pausa pranzo è finita… Bando alle ciance e sotto col lavoro 🙂
A proposito di cambiamenti, questi Trancetti di Frolla (all’Arancia) con Crema all’Arancia sono in pratica una rivisitazione di una classica crostata alla crema pasticcera con classicissima pasta frolla di base. Però… Però così hanno un tocco in più, per chi piacciono (e lo so che son fuori stagione, ma a me le arance spremute piacciono così tanto che le compro ancora… 😛 ).

INGREDIENTI (per una teglia rettangolare, 22 x 28 cm):
per la base di frolla
:

200 gr. di farina 00
1 pizzico di sale
120 gr. di zucchero (o 90 gr. di fruttosio)
1 arancia (scorza grattugiata)
110 gr. di burro freddo
per la crema all’arancia
:

250 ml di panna fresca
1 uovo + 3 tuorli
150 gr. di zucchero (o 110 gr. di fruttosio)
2 cucchiai colmi di maizena
4 arance (succo – circa 450 ml) + la scorza di 2

PREPARAZIONE
In una ciotola unite la farina, il sale, lo zucchero (o fruttosio) e la scorza di arancia grattugiata; aggiungete il burro freddo a tocchetti e lavorate con la punta delle dita fino a formare una pasta briciolosa, quindi versate il composto nella teglia rivestita con carta da forno e, con le dita, pressate le briciole cercando di non lasciare buchi, creando uno strato di base uniforme. Infornate a 180° C per circa 15 minuti.
Nel frattempo preparate la crema all’arancia: portate ad ebollizione la panna in un pentolino. In una ciotola sbattete l’uovo ed i tuorli con lo zucchero, quindi versate a filo la panna calda, sempre mescolando e, poca alla volta, la maizena. Mescolate sempre con la frusta fino a che il composto non sarà liscio ed omogeneo, quindi trasferite di nuovo il composto nella casseruola, unite il succo delle arance e portate ad ebollizione, mescolando di continuo; lasciate sobbollire per circa 5 minuti, sempre mescolando (io utilizzo la frusta a mano), fino a che la crema non si sarà ben addensata; solo a questo punto incorporate la scorza.
Sfornate la base di frolla, versatevi sopra la crema, quindi reinfornate per altri 20 minuti sempre a 180° C, fino a che la crema non si sarà quasi del tutto rassodata. A questo punto sfornate, fate raffreddare prima a temperatura ambiente e poi in frigorifero per almeno un paio d’ore; al momento di servire sformatelo e tagliatelo a trancetti quadrati o rettangolari.

Vi lascio all’ascolto di Chris Isaac e la sua Wicked Game 🙂

2 marzo 2012

Torta Morbida al Cioccolato Bianco con Ananas e Noci di Macadamia

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Ve l’avevo già accennato qui, vi avevo avvertiti: l’amore per le Noci di Macadamia è stato così forte che dopo il salato ci ho subito preparato un dolce: una soffice Torta Morbida al Cioccolato Bianco con Ananas e Noci di Macadamia…  Sarà che le torte soffici con l’ananas mi ricordano la non Lilia, che le preparava spesso, ma questo dolce è davvero sublime…


Ah, prima di darvi la ricetta volevo avvisarvi che l’abbinamento cioccolato bianco e noci di macadamia è stratestato: basta cercare on line e troverete decine di ricette di torte con questi due ingredienti, che si sposano a meraviglia; il cioccolato bianco rende la torta soffice e profumata, mentre l’ananas dona quel tocco di esotico… La stessa ricetta, testata con le mele al posto dell’ananas (stesso peso) ha tutt’altra riuscita, per quanto sia anche questa molto buona 😉


INGREDIENTI
(per una torta rotonda, diametro 24 cm)
150 gr. di cioccolato bianco
100 gr. di burro morbido
3 uova
150 gr. di zucchero (o 110 gr. di fruttosio)
ananas 400 gr (peso da pulita – erano 6 fette)
100 gr. di noci di macadamia + alcune per decorare
50 ml di latte
250 gr. di farina
1 bustina di baking powder (15 gr.)
1 cucchiaino di vaniglia in polvere
1 limone (scorza)

PREPARAZIONE
Fate sciogliere in un pentolino, a fuoco bassissimo, il cioccolato bianco con il burro, quindi lasciate intiepidire. Nel frattempo, in una ciotola, lavorate i tuorli con lo zucchero; montate i bianchi a neve e teneteli da parte. Pulite l’ananas e ricavate dalla polpa dei cubetti molto piccoli; tritate grossolanamente le noci di macadamia (io ho usato il fondo di un bicchiere) e tostatele a secco. A questo punto unite ai tuorli prima il cioccolato ed il burro fusi, quindi il latte, la farina, il lievito, la vaniglia e la scorza di limone; infine l’ananas, le noci e, in ultimo, i bianchi montati a neve, facendo attenzione a non smontarli. Mescolate bene e versate il composto in una teglia rotonda precedentemente imburrata e infarinata; lasciate cuocere nel forno già caldo a 180°C per circa 50 minuti, o comunque fino a quando la superficie non avrà un bel colore dorato e, facendo la prova stecchino, questo uscirà pulito (se necessario, continuate la cottura coprendo la superficie con un foglio di carta da forno). A questo punto sfornate la torta, decoratela con le noci di macadamia tenute da parte e lasciatela intiepidire prima di sformarla.

Il fine settimana è alle porte ormai, io vi saluto lasciandovi all’ascolto di un pezzo più che giusto per questo venerdì sera: Thunderstruck degli AC/DC… Enjoy 😉

 

20 aprile 2011

Salame al Cioccolato

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Una ricetta da leccarsi i baffi, un dolce facile e velocissimo, fresco e quindi giusto per la stagione calda alle porte, anche se non proprio leggerissimo… Come sapete i dolci non sono la mia passione, ma mia sorella tempo fa ha annunciato che “il salame al cioccolato è il suo fidanzato” (no, non ha 5 o 6 anni mia sorella, ne ha 18 :P), quindi insomma, ho voluto provare anche io a presentarle il fidanzato 😉 Che dite, è carino? 😀

Insomma, apparte le cavolate… Ecco qui, dopo varie prove, la mia ricetta perfetta per il Salame al Cioccolato:

INGREDIENTI (per 8 persone)
200 gr. di cacao amaro in polvere
200 gr. di fruttosio (o 240 gr. di zucchero)
2 cucchiai di succo d’agave (o di miele)
120 gr. di burro
2 uova
230 gr. di frollini al burro (a me ne sono serviti 32)

PREPARAZIONE
In una ciotola mescolate il cacao amaro con il fruttosio, quindi unite il succo d’agave, il burro fuso e le uova; amalgamate bene, quindi sbriciolate grossolanamente i frollini ed aggiungeteli al composto. Date un’ultima mescolata (o meglio, impastata!) e ponete il composto su un foglio di carta da forno; arrotolate bene fino ad ottenere la forma di un salame e richiudete la carta ai bordi, lasciando che il dolce riposi almeno 4 ore in frigo prima di farlo a fette e servirlo.

E con questa ricetta auguro anche a tutti voi di passare una buona Pasqua… So che mancano ancora 5 giorni, ma domani parto per San Vincenzo (e lì, al solito, niente pc, niente connessione, niente ricette, niente blog… Solo sollazzo, divertimento e, si spera, tanto sole!!) e non mi rileggerete prima di mercoledì prossimo… Vi lascio con una bella canzone, Learn to Fly dei Foo Fighters, e… Ancora Buona Pasqua a Tutti Voi!

4 aprile 2011

Quiche Dolce di Mandorle con Fragole al Limone

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E’ di nuovo lunedì… Un altro fine settimana è passato, al solito, volando. E’ inziato così così, con una cena indiana non esattamente come mi aspettavo (vabbè, io sono noiosa eh, ma secondo voi è troppo pretendere che la cameriera che prende l’ordine capisca la tua lingua? No perchè se ti chiedo se il pollo è disossato e tu mi rispondi di sì, poi se non lo è m’incavolo… E se ti chiedo se queste patate al formaggio hanno i peperoni, non puoi dirmi di no… Ci sono, li vedo! Non posso mangiarli!! Vabbè…), è continuato meglio, con la visione di Boris, il film, poi ha subìto un tremendo picco con la delusione del derby di Milano miseramente (e, ahimè, meritatamente) perso per 3-0, poi si è ripreso bene con una scampagnata tra ulivi e peschi in compagnia del fidanzato, sfogliando libri di cucina… E si è concluso al meglio, con una cena piadinereccia a casa di amici + partitozzo alla Wii 😉
Insomma, questo è stato il mio week-end appena conclusosi… Ma non vi tedio oltre e passo alla ricetta di oggi 😉
Tempo fa mi chiedevo se fosse possibile preparare una quiche dolce. Posto che nulla è impossibile, bisogna vedere poi se l’idea è valida davvero o se invece può rivelarsi un totale fallimento. Ho quindi riflettuto: tanto per cominciare, potrei preparare una pasta da quiche dolce, mettendo nell’impasto un pelino di zucchero, e tagliando la farina 00 con della farina di mandorle; la pastella liquida (che poi in forno si rapprende) per quiche è composta da uova, panna liquida (o latte) e poco parmigiano grattugiato, ma se al posto del parmigiano utilizzo lo zucchero… Ecco fatta una quiche dolce! 😉

Ecco qui la mia idea, di cui, fatemelo dire, vado più che fiera: una Quiche Dolce di Mandorle con Fragole al Limone, dove quelle che di solito sono le verdure di base nelle quiches tradizionali sono qui sostituite da frutta (fragole nel mio caso); il procedimento è tra l’altro anche più rapido del solito perché mentre le verdure richiedono quasi tutte una pre-cottura in padella, la frutta va diretta in forno 😉

INGREDIENTI (per uno stampo rotondo, diametro 23 cm, altezza 4 cm)
Per la pasta da quiche alle mandorle:

160 gr. di farina 00
130 gr. di farina di  mandorle
1 pizzico di sale
40 gr. di zucchero ( o 30 gr. di fruttosio)
90 gr. di burro (freddo di frigo)
1 uovo
20 ml d’acqua
Per il ripieno:
500 gr. di fragole
1 limone (succo e scorza)
65 gr. di zucchero (o 50 gr. di fruttosio) + quello per spolverizzare la frutta
3 uova
1 cucchiaino di vaniglia in polvere
250 ml di panna fresca

PREPARAZIONE
Setacciate le due farine, il sale e lo zucchero (o fruttosio), quindi unite il burro a pezzetti ed impastate velocemente con le dita fino ad ottenere un composto granuloso; unite l’uovo e l’acqua ed impastate ancora finché la pasta non sarà omogenea, morbida ed elastica, quindi formate una palla ed avvolgetela con un foglio di pellicola; fate riposare in frigo per 2 ore.
Preriscaldate il forno a 190 ° C. Lavate le fragole, dividetele a metà nel senso della lunghezza, irroratele col succo di limone (del quale avrete precedentemente grattugiato e messo da parte la scorza) e spolverizzatele con poco zucchero (o fruttosio); mescolate e tenete da parte. In una ciotola preparate la pastella sbattendo prima le uova con lo zucchero (o fruttosio) e la vaniglia in polvere, quindi unendovi la panna e la scorza di limone.
Trascorso il tempo di riposo della pasta, stendetela col matterello su di un foglio di carta da forno e foderatevi lo stampo; ricoprite il fondo con le fragole ben scolate, con la parte tagliata rivolta verso il basso (se vi dovessero avanzare fate un secondo strato, con le fragole girate dalla parte opposta, incastrando la parte curva nei “vuoti” del primo strato), quindi unite alla pastella il sughino che si è formato; amalgamate bene e versate sulle fragole la pastella preparata. Infornate per circa 45 minuti, o comunque fino a che la superficie risulterà croccante e dorata e, facendo la prova stecchino, questo risulterà asciutto (se per caso vedete che la pasta è cotta ma che l’interno è ancora morbido, coprite con un foglio di carta da forno la superficie e continuate la cottura per un’altra decina di minuti). Lasciate intiepidire, quindi tenete in frigo almeno 4 ore prima di servire.

Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Irina, tutta fragolosa 😀 Cliccate il banenr qui a fianco per tutte le info del caso… C’è tempo fino alla fine di giugno per partecipare 😉

 

 

Con la stessa ricetta partecipo anche al contest di Marcella… Il contest scade a fine aprile! Io adoro le quiches e non potevo non partecipare 😀

14 marzo 2011

Crostata di Ricotta con Nocciole al Profumo d’Arancia

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News, la rivista gratuita mensile dell’Esselunga, ha sempre un sacco di spunti da offrire a chi si diletta in cucina… Anche per questo dolce, infatti, ho preso l’idea (solo quella, perché poi ho rivoluzionato, se non tutte, gran parte delle cose) proprio da una ricetta della rivista in questione (mi pare sia il numero di settembre 2010).
Testata per la prima volta con successo dalla mia famiglia qualche settimana fa, questa crostata è stata poi da me riproposta durante il fine settimana appena conclusosi: ospite insieme a Luca di Cecilia e Pierpaolo, amici del mare e prossimi sposi, ho infatti preparato per loro, insieme ad altre cosine, anche questa crostata… Crostata che è stata davvero apprezzata e che quindi pubblico anche più volentieri, dal momento che qui ho l’approvazione non solo di Luca e dei familiari, ma anche di una coppia di amici buongustai 🙂

E nel cucinare questa Crostata di Ricotta con Nocciole al Profumo d’Arancia, ho colto l’occasione per rispolverare la ricetta della pasta frolla della nonna Lilia, che spesso avevo seguito da ragazzina nel cimentarmi con le crostate ma che poi, un po’ per fatica, un po’ perché sono stata a lungo attratta da preparazioni mai fatte prima (e la pasta frolla invece la sapevo fare ormai, una delle poche cose!), non avevo mai più utilizzato e, all’occorrenza (come nel caso della mia Crostata di Zucca e Uvetta), avevo preso la frolla pronta. Ma adesso basta… Si torna alle origini 😉

Una piccola modifica rispetto alla nonna, comunque l’ho fatta, sostituendo la scorza di limone che la nonna prevedeva con quella d’arancia, per restare in tema 🙂

INGREDIENTI (per una crostata dal diametro di 26 cm, alta 3 cm)
Per la pasta frolla
:

300 gr. di farina 0 + quella per infarinare la tortiera
1 pizzico di sale
150 gr. di zucchero (o 110 gr. di fruttosio)
150 gr. di burro + quello per imburrare la tortiera
1 uovo intero + 1 tuorlo
1 arancia (scorza grattugiata)
2 cucchiaini di Vin Santo
Per il ripieno
:

500 gr. di ricotta fresca di pecora
2 uova
100 gr. di miele (io sostituisco con il succo d’agave, stessa quantità)
1 arancia (scorza + metà del succo)
50 gr. di granella di nocciole
2 cucchiai colmi di maizena

PREPARAZIONE
Impastate dolcemente tutti gli ingredienti per la frolla iniziando col mescolare farina, sale e zucchero (o fruttosio), unendo il burro a tocchetti e lavorandolo fino ad ottenere un composto granuloso; incorporate quindi anche l’uovo, il tuorlo, la scorza dell’arancia ed il Vin Santo e lavorate la pasta fino a renderla omogenea. Formate una palla, avvolgetela nella pellicola trasparente e lasciatela riposare in frigorifero per almeno un’ora.
Nel frattempo, preparate il ripieno: in una terrina mescolate la ricotta con le uova, il miele (io, come detto, uso il succo d’agave), la scorza d‘arancia, il succo di metà di essa, la granella di nocciole e la maizena.
Trascorso il tempo di riposo stendete la pasta frolla sottile su di un piano ben infarinato e rivestitevi uno stampo da crostata (il mio ha il diametro di 26 cm ed i bordi alti 3 cm) precedentemente imburrato ed infarinato (alternativa: stendete la frolla su un foglio di carta da forno e poi rivestitevi la tortiera non imburrata nè infarinata, ritagliando la frolla in eccesso); con la frolla restante, tagliate delle striscioline che serviranno per coprire a reticolo la crostata. Versate il ripieno di ricotta nella tortiera, decorate la superficie con le restanti strisce di frolla, quindi infornate nel forno già caldo a 180° C per circa 45 minuti, o comunque fino a che la superficie non sarà bella dorata, quindi proseguite per 5 minuti solo sotto. Lasciate raffreddare bene prima di servire.

Con questa ricetta vado ad aggiungermi alla lunga lista di partecipanti a La Banda Declina Arancio, contest de La Banda dei Broccoli (per i più duri, ricette aventi l’arancia come protagonista)… Ah, ragazzi, stavolta credo di essere riuscita a mettere il banner giusto, che linka direttamente a voi!! 😉

 

 

ilricettariodicinzia… Ma non è tutto: la mia ricetta va ad aggiungersi anche alla lunghissima lista di partecipanti al contest Gli Agrumi, de Il Ricettario di Cinzia… Non ho ancora capito esattamente che cosa significa che la prima classificata la sceglieremo noi votando, nel senso che non so se Cinzia si riferisce ai/lle foodbloggers partecipanti o in generale a chiunque sia lettore… Ma se fosse il secondo caso, beh, avrò bisogno anche del vostro sostegno, o miei pochi fedeli lettori! 😉

25 febbraio 2011

Torta di Yogurt al Limone con Semi di Papavero (solo con Albumi)

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E dopo un dessert da dopo-pasto come il Crème Caramel, ecco un dolce ideale per la colazione 🙂 I due sono conseguenti per il semplice motivo che per fare il crème caramel ho utilizzato molti tuorli, e però è un peccato buttar via altrettanti albumi… E il modo per non buttarli qual è? Farci le meringhe, direte voi… Beh, vi dirò, dopo ben tre tentativi mal riusciti (leggi: miseramente falliti), il primo tempo fa, gli altri due più di recente, stavolta non avevo mica tanta voglia di riprovarci 😕 E ho cercato un’alternativa: un dolce semplice e soffice, da colazione direi… Ecco qui dunque la mia Torta di Yogurt al Limone con Semi di Papavero (solo con Albumi), da cucinare in caso di avanzo di albumi in seguito alla preparazione di budini o creme varie 😉 Ovviamente è importante che la base sia questa, ma potete benissimo evitare i semi di papavero e/o il limone, utilizzare del cacao amaro o della frutta secca…
Io ho preparato il mio dolce di albumi in questo modo perché ricordavo una vecchia ricetta di Murex davvero buona, che avevo all’epoca assaggiato ma che poi non avevo mai rifatto! Alla sua ricetta (lievemente modificata) ho aggiunto lo yogurt per ottenere una preparazione più cremosa, il che direi che non guasta affatto dal momento che qui ci sono un sacco di albumi, ma nessun tuorlo 🙂


Ah: per chi se lo domandasse sì, gli albumi possono tranquillamente essere congelati… Basta che poi, quando vi servono, abbiate il tempo e la pazienza di aspettare che ritornino a temperatura ambiente 🙂

INGREDIENTI (per una torta rotonda, diametro 24 cm)
100 gr. burro + quello per imburrare la tortiera
200 gr. di zucchero (io uso 140 gr. di fruttosio)
125 ml yogurt bianco intero
2 limoni (scorza e succo di entrambi)
160 gr. di farina 00 + quella per infarinare la tortiera
1 bustina e ½ di lievito (io uso la baking powder)
3 cucchiai di semi di papavero
6 albumi

PREPARAZIONE
In una terrina, lavorate il burro a temperatura ambiente (a tocchetti) con lo zucchero; aggiungete quindi lo yogurt, il succo dei limoni (dopo averne grattugiato la scorza, di entrambi) la farina e il lievito, ed unite infine la scorza grattugiata ed i semi di papavero. Montate a neve ben ferma gli albumi, quindi incorporateli delicatamente all’impasto. Imburrate ed infarinate una tortiera (la mia è rotonda, diametro 24 cm) e versatevi l’impasto; cuocete in forno già caldo a 180° per 35 minuti. Sformate la vostra torta capovolgendola su di un piatto da portata, quindi servite.


Il dolce fatto solo con albumi ed ammorbidito con lo yogurt ha la consistenza più spugnosa che soffice, ossia non è di quelli fin troppo asciutti che vanno necessariamente inzuppati in qualche cosa per essere gustati, ma piuttosto somiglia ad una di quelle torte leggermente bagnate di qualche liquore… E a me questa cosa piace parecchio devo dire, non essendo io fan dei dolci pandispagnosi 🙂

Con questa ricetta partecipo al contest Gli Agrumi de Il Ricettario di Cinzia, il suo primo contest per festeggiare un anno di blog… Ogni tipo di ricetta che abbia un agrume per protagonista è ben accetta 😉

16 febbraio 2011

Tarte Tatin di Pere al Cioccolato

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La Tarte Tatin è un dolce tipico francese a base di mele, caratteristico per il suo essere “rovesciato”: la leggenda vuole, infatti, che tale torta sia nata da una dimenticanza di una delle sorelle Tatin, che aveva infornato le mele caramellate dimenticando di rivestire la teglia con la pasta brisèe, pasta che fu quindi posta al di sopra dell’impasto  (quindi, è solo nella preparazione che è rovesciato, perché poi lo si serve “da diritto”!)…
La qui presente però non è una Tarte Tatin classica, ma una Tarte Tatin di Pere al Cioccolato… Con una storia tutta sua 🙂 E’ stata Maria Giovanna, la mia amica che ci ha ospitati in Calabria la scorsa estate, a chiedermi di preparare questa torta: lei l’ha fatta diverse volte seguendo questa ricetta, e per quanto il sapore sia sempre ottimo, lei non riesce, dice, a far avere a questa torta un aspetto decente, o meglio, non riesce a farla  a fette ed a servirla nel migliore dei modi perché le rimane molto umida. Ci ho provato io qui, quindi, e già che ci sono vi spiego anche una cosa, che nessuno mai dice, ma che è fondamentale per la Tarte Tatin…

Dunque. Partiamo dal “com’è fatto”: la Tarte Tatin è costituita da una base di mele (o pere, nel mio caso, o comunque di frutta in generale) che vengono caramellate in una padella con il burro e lo zucchero e da una sfoglia di pasta rigorosamente brisèe che viene posta sopra alla frutta solo in un secondo momento. In questa padella, la frutta in questione viene sistemata con cura a pezzi grossi e mai mescolata. Perché? Perché la suddetta padella è praticamente il nostro stampo da forno! Quindi, sì, si potrebbe pure caramellare le mele o le pere o quel che si vuole e poi trasferire il tutto nello stampo da dolce, ma in teoria non è così che si fa… C’è bisogno, quindi, o di una teglia da forno in pirex, che può essere usata anche sui fornelli, oppure di una pentola/padella da fornelli che può essere usata anche in forno, il che significa però che tale pentola/padella deve essere completamente d’acciaio e non avere manici in plastica.
Questa sarebbe la teoria: la pratica è tutta un’altra cosa. Vi racconto le cose come stanno: ci ho provato, io, a seguire ‘sto metodo del cavolo, con una pentola senza manici in plastica che poi ho messo in forno (non avendo pirofile che possano stare sul fornello, la cosa si complica non poco)… Ma la pentola troppo alta ha fatto sì che, una volta sfornata, la mia Tarte Tatin si fosse pure completamente sformata (non so se riuscite a capire, ma con la pentola troppo alta, è troppo lungo il “salto” che la torta fa prima di poggiarsi sul piatto da portata quando la rigiriamo!)… Conclusione: ci ho riprovato con il metodo “fai-da-me”: frutta caramellata in padella e poi trasferita in uno stampo da forno rotondo e rigorosamente basso… Tutta un’altra storia 😀

Un’ultima cosa: io preparo la brisèe secondo la mia ricetta (vabbè, “mia” nel senso che ormai l’ho fatta mia, ma la ricetta è del Cavoletto!)… Ci ho aggiunto però il cioccolato fondente, nell’impasto, come vuole la ricetta di Maria, quello sì!
Ok, fatte tutte le dovute premesse, direi di cominciare…!

INGREDIENTI (per una torta rotonda, diametro 24 cm)
Per la pasta brisèe al cioccolato
(*)

200 gr. di farina 00
1 pizzico di sale
2 cucchiaini di zucchero (o di fruttosio)
50 gr. di cioccolato fondente
100 gr. di burro (freddo di frigo)
1 tuorlo
2 cucchiai d’acqua fredda
Per il ripieno
6 pere (io ho usato le Conference e le Abate)
1 limone
30 gr. di burro + quello per imburrare padella e stampo
75 gr. di zucchero (o 55 gr. di fruttosio)

PREPARAZIONE
Impastate velocemente farina, sale, zucchero (o fruttosio), cioccolato grattugiato e burro (mi raccomando, che sia freddo!) con le dita fino ad ottenere un composto granuloso; unite il tuorlo e l’acqua, impastate ancora finché la pasta non sarà morbida ed elastica, quindi avvolgete con un foglio di pellicola e fate riposare al fresco per 30 minuti.
Preriscaldate il forno a 220 ° C. Sbucciate le pere e tagliatele a metà nel senso della lunghezza, eliminate il torsolo e ponetele in una ciotola cospargendole con il succo del limone per evitare che anneriscano. Prendete una padella bella larga (il cui diametro si avvicini il più possibile a quello della tortiera che andrete ad usare – meglio se la padella è un pelo più grande della tortiera, che poi in cottura le pere ritirano e poi nello stampo ci stanno troppo larghe) ed imburratela completamente, bordi compresi; disponete sul fondo anche dei ciuffetti di burro, lasciandone da parte un po’ per la superficie, quindi cospargetevi metà dello zucchero. A questo punto unite le pere sistemandole ad incastro cercando di non lasciare spazi vuoti, con la parte panciuta rivolta verso il fondo della teglia e la parte più grossa rivolta verso i bordi; distribuitevi il restante burro a fiocchetti e spolverizzate con lo zucchero restante, quindi lasciate caramellare a fuoco medio/basso, coperto, per circa 15 minuti, senza mai spostare nulla ma solo prelevando, con un pennello, un po’ di fondo di cottura ogni tanto per spennellare anche la parte delle pere che non è a contatto con il fondo della teglia. Trascorsi i dieci minuti togliete il coperchio e lasciate ancora sul fuoco per altri 10 minuti circa, o comunque fin quando lo zucchero sarà ben caramellato (si vede dal colore: ambrato, ma non troppo scuro, che sennò il caramello brucia e diventa amaro!) ed il liquido di cottura sarà un po’ ritirato e soprattutto addensato; a questo punto spegnete il fuoco e lasciate intiepidire le pere.
Stendete la pasta brisèe col matterello e ricavatene un disco rotondo dal diametro largo quanto la vostra tortiera; trasferite le pere, scolandole una ad una, nello stampo da torta, anch’esso imburrato, sempre tenendole a pancia sotto e sempre incastrate perfettamente tra di loro. Posate la pasta brisèe sulle pere ricoprendole bene e non “rincalzatela” (non so se è un termine nazionale o solo toscano, ma è quell’azione che si compie quando si rifà il letto, che si rimboccano le coperte sotto al materasso…!) ai lati, ma tagliate via la pasta in eccesso cercando di farla aderire in modo preciso ai bordi. Praticate dei fori sulla pasta con una forchetta, quindi infornate per circa 40 minuti, finché la pasta non sarà bella croccante: a questo punto sfornatela, con un coltello staccate prima la pasta dai bordi, se ci fosse bisogno, quindi sformatela immediatamente (la ricetta di Maria dice invece di aspettare, ma la realtà è che più si aspetta a rigirare la torta, più è facile che la frutta resti incollata alla teglia causa raffreddamento del caramello!) capovolgendola su un piatto da portata (fate attenzione perché 1- la teglia brucia ovviamente e 2- potrebbe fuoriuscire del caramello, che brucia più della teglia!).
Servite tiepido, accompagnando con una pallina di gelato alla crema, con della panna montata o con della crema chantilly, se volete fare come i francesi… Io credo però che per noi italiani questa torta sia completa già così, no? 😉

(*) con queste dosi di pasta ce n’entrano due, di Tarte Tatin… O smezzate le dosi (ma io non sono capace di dimezzare un tuorlo, provateci voi!), oppure ne usate metà, di pasta brisèe al cioccolato, e l’altra metà la congelate, come ho fatto io 🙂

E dopo le premesse, le conclusioni: la mia Tarte Tatin col metodo “fai-da-me” (che vedete nelle foto) era molto più presentabile di quella preparata col metodo tradizionale… Maria, mi sa che ho capito dove sta l’inghippo 😉

Vi lascio all’ascolto di un pezzo tanto bello quanto triste… Quello che ci vuole per questa giornata uggiosa di metà settimana 😉 Beccatevi Damien Rice & Lisa Hannigan con 9 Crimes

20 dicembre 2010

American Cheese Cake al Cioccolato (Buon Compleanno Pixel3v Weblog!)

Posted in dolci & desserts, Le mie ricette, Stati Uniti, torte e crostate tagged , , , , , , a 10:53 am di pixel3v

Un dolcetto (senza candeline eh!) per festeggiare il compleanno del mio blog, che quest’oggi (o meglio, ieri, ma era domenica…) compie ben 3 anni!
Se mi guardo indietro, beh, direi che ne ho fatta di strada, non nel senso che chissà dove sono arrivata (esattamente dov’ero prima, se è per quello), ma nel senso che tante cose sono cambiate in questi anni… Basti dire che i primi post che ho pubblicato parlavano, nell’ordine, di musica (Rino Gaetano), giochi (Sequence) e calcio (il derby di Milano vinto dall’Inter nel 2007)… E adesso il mio è solo e soltanto un blog di cucina (con qualche sprazzo di ecobiocosmesi qua e là)! Ho libri e riviste di cucina sparsi ovunque, se me l’avessero detto anni fa che un giorno sarei diventata kitchen-addicted avrei riso di gusto (eh Cocca?! 😀 ), e invece… E invece eccoci qua, coi cartoncini Bristol a fotografare piatti, a comprare ogni tipo di utensile da cucina esistente su questa terra, a sognare di pirofile e stampini di ogni sorta (quando avrò una casa mia, cascasse il mondo, li voglio tutti!), a studiare impasti e preparazioni, a cucinare uno stesso piatto anche 4 volte se non mi convince…
Vabbè, dicevamo, il compleanno… Il 19 dicembre, dunque, tre anni fa si parlava di tutt’altro; due anni fa manco mi sono loggata, in dicembre (o quasi); l’anno scorso il compleanno non me lo sono manco filato nonostante il blog avesse già preso una linea ben definita e continuativa…
Quest’anno invece ho deciso che i festeggiamenti (si fa per dire ovviamente) son d’obbligo, quindi festeggio con questo American Cheese Cake al Cioccolato… Non è un caso, visto che il cheese cake è il mio dolce preferito! Questa però è una versione nuova, perché non mi ero mai cimentata prima in una variante dell’American Cheese Cake al Naturale, da quanto la adoro! Oggi (ieri) però è un giorno speciale, ed è giunto il momento di cambiare, di provarci… E questo dolce è tutto per voi, per quei pochi lettori assidui che ho, ma anche per voi che leggete e non scrivete mai (perché i numeri delle statistiche li vedo eh! 😀 ), e per voi che passate per caso e distrattamente poi chiudete la scheda internet… Insomma, buon compleanno Pixel3v Weblog 😉
Edit: una menzione speciale va a Claudia, che esattamente tre anni fa a quest’ora, nel momento in cui questo blog nasceva, mi seguiva telefonicamente nella registrazione qui su WordPress (me incapace) incoraggiandomi a tentare quest’avventura… Grazie ancora ciccia, a volte certe cose si dimenticano, sul momento, ma… Nel cuore ci restano sempre 😉 E questa fettona di torta è tutta tua 😛

INGREDIENTI (per uno stampo a cerniera rotondo dal diametro di 28 cm)
250 gr di frollini al cacao
125 gr di burro a temperatura ambiente
180 gr. di cioccolato fondente
3 uova intere
120 gr. di zucchero o 90 gr. di fruttosio
500 gr. di Philadelphia (o un formaggio equivalente)
20 gr. di granella di nocciole
50 gr. di cioccolato al latte

PREPARAZIONE
Sbriciolate i biscotti (con il mixer si fa in un attimo!) e, quando saranno polvere, aggiungete il burro. Con una forchetta, mescolate fino ad ottenere una pasta briciolosa, quindi stendete il composto in una tortiera pressandolo bene con le dita e mettetelo in frigorifero a compattarsi.
Nel frattempo preparate la farcia: in una ciotola mescolate le uova con lo zucchero (o fruttosio) fino ad ottenere un composto spumoso (io uso le fruste), quindi unite la Philadelphia, mescolando sempre con le fruste. Quando il tutto sarà ben amalgamato unite il cioccolato sciolto a bagnomaria, mescolate con un cucchiaio di legno per omogeneizzare il tutto, quindi versate la farcia sulla base. Infornate lo stampo a 180° C per 30 minuti, poi fate freddare a temperatura ambiente (ci vuole un po’ di tempo); a questo punto decorate la superficie con la granella di nocciole ed il cioccolato al latte ridotto in scaglie e lasciate in frigo per almeno tre/quattro ore prima di servire (se poi avete la possibilità di farlo la sera per il giorno successivo è ancora meglio: una notte intera in frigo gli fa solo bene!).

E visto che il compleanno del mio blogghino è un po’ come se fosse anche il mio, di compleanno, oggi vi faccio ascoltare una delle mie canzoni preferite (ma son convinta che il mio blog, potesse parlare, la penserebbe assolutamente ed esattamente come me 😛 ): ecco a voi i mitici Queen con Bohemian Rhapsody… Una canzone che non ha bisogno di presentazione alcuna 😉

… E buona settimana prenatalizia a tutti!! 😀

1 dicembre 2010

Tarte aux Pommes (Torta di Mele alla Francese) + Biscottini Sablèe al Cacao Amaro

Posted in dolci & desserts, Francia, Le mie ricette, pasticceria secca, torte e crostate tagged , , , , , , , , a 1:22 PM di pixel3v

Ancora dolce… E ancora mele 🙂
Ammetto: per questa ricetta sono stata “ispirata” dalla Parodi (lo so lo so, per una blogger dedita al cibo e alle preparazioni manuali di qualunque tipo la Parodi non è esattamente la fonte da cui trarre ispirazione!)… Ma non è leale però: io mi faccio la mia dose quotidiana di cyclette, accendo la tv per ammazzare il tempo mentre pedalo e chi ti vedo? Lei, che mi cucina davanti agli occhi 😡 Non che la Parodi faccia venire l’acquolina in bocca eh (come ha scritto l’altro giorno una mia amica su Facebook, la sua trasmissione “assomiglia alla versione culinaria di Art Attack”!), però a quell’ora, se ti parlano di cibo, qualche pallino in testa ti viene…
Comunque, da allora, non l’ho più fatto di pedalare all’ora di pranzo 😛 Intanto però, su questa ricetta mi sono documentata… Ed è andata a finire che della ricetta della Parodi c’è rimasto ben poco. Quindi insomma, potevo anche non menzionarla, la Benedetta, ma onestamente va dato a Cesare quel che è di Cesare, l’idea per questa torta l’ho presa da lei e… Non posso farci niente 🙄
Detto questo, questa è la mia  Tarte aux Pommes (Torta di Mele alla Francese), e le mie modifiche rispetto alla Parodi sono state diverse: ho usato la bacca di vaniglia “vera” al posto della vanillina, ho abbondato con le mele (lei ne metteva molte meno) e non ho usato la pasta brisèe (che è più adatta più per i salati che non per i dolci secondo me) bensì la pasta sablèe, che ho preparato io stessa seguendo questa ricetta del Cavoletto… Anche perché non ho bisogno di far tutto in trenta secondi comprando la brisèe pronta come fa la Parodi 🙂 E poi far la pasta… Oh quanto mi piace!

Ma torniamo a noi. Questa torta di mele alla francese differisce dalla classica torta di mele, quella all’italiana (diciamo così), perché è più bassa, ha il fondo di pasta sablèe e non ha nessun impasto composto da uova, farina e latte, ma solo una crema di mele che vengono caramellate in padella (mentre nella torta di mele all’italiana le mele subiscono solo la cottura del forno, quindi restano a pezzi)… E’ diversa insomma, ma molto buona lo stesso 😉

INGREDIENTI (per una torta rotonda dal diametro di 26 cm, bordi alti 3 cm)
Per la pasta sablèe:
200 gr. di farina 0
75 gr. di zucchero (o 60 gr. di fruttosio)
75 gr. di burro
1 pizzico di sale
2 tuorli
2-3 cucchiai di acqua fredda
Per il ripieno
:

800 gr. di mele, peso da pulite (io ne ho usate 8 piuttosto piccole)
40 gr. di zucchero (o 30 gr. di fruttosio) + quello per spolverizzare
1 bacca di vaniglia
50 gr. di burro + quello per imburrare e per i fiocchetti sulla superficie

PREPARAZIONE
Impastate la farina con lo zucchero, il burro a tocchetti ed il sale; aggiungete i tuorli e, in ultimo, l’acqua fino ad ottenere la giusta consistenza. Formate una palla, avvolgetela con la pellicola e lasciate riposare la pasta sablèe in frigo per una mezz’ora.
Nel frattempo sbucciate 550 gr. di mele (5 delle mie piccole), fatele a cubetti e ponetele in una casseruola con lo zucchero (il fruttosio, per me), la bacca di vaniglia e 50 gr. di burro, aggiungendo 3 cucchiai d’acqua; non appena il burro sarà del tutto sciolto abbassate la fiamma, coprite e lasciate cuocere per circa 15 minuti, che le mele saranno belle morbide. A questo punto aprite la bacca vaniglia e con un coltello raschiatene i semini neri interni (buttate la buccia), quindi frullate le mele con il minipimer ad immersione.
Trascorsa la mezz’ora, tirate fuori dal frigo la pasta sablèe ed aspettate che sia di nuovo a temperatura ambiente prima di utilizzarla; al momento giusto stendetela il più sottile possibile (se necessario aggiungete un pizzico di farina, io ne ho avuto bisogno!), rivestitevi uno stampo da crostata (il mio ha un diametro di 26 cm ed i bordi alti 3 cm) imburrato o foderato con carta da forno e bucherellate il fondo con una forchetta; coprite con dei legumi secchi adagiati su carta stagnola per non far bruciare la pasta e cuocete in bianco a 200° C per 15 minuti, finchè i bordi non saranno dorati.
A questo punto sfornate e ponete la “marmellata” nella tortiera foderata con la pasta brisèe (togliete i legumi ovviamente!), spalmandola bene. Tagliate le mele rimaste a fettine sottilissime e decoratevi la superficie della torta fino a ricoprirla completamente (io sono riuscita a fare uno strato preciso). Ricoprite con dei fiocchetti di burro, spolverizzate con dello zucchero (o fruttosio) e rimettetela in forno per altri 35 minuti a 180° C. Servite tiepida, accompagnando magari con del gelato alla crema.

Ah: mi era avanzata un pochino di pasta sablèe, ci ho semplicemente unito un cucchiaio di cacao amaro in polvere, ho impastato bene e in due secondi ho preparato questi Biscottini Sablèe al Cacao Amaro, sono piccoli e me ne sono venuti una trentina (10/15 minuti in forno a 180° C, poi li ho spolverizzati con dello zucchero a velo)… Così c’abbiamo pure la scelta 😉

 

Anche con questa mia ricetta della Tarte aux Pommes partecipo alla raccolta di Noi Due In Cucina – Profumi & Sapori (Stefy & Rosy), ovvero Il Tempo delle Mele
Ragazze (o meglio, Stefania), ovviamente i biscottini non contano eh!

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