1 aprile 2011

Calamari Ripieni

Posted in di pesce, Le mie ricette, secondi piatti tagged , , a 11:12 am di pixel3v

Pesce d’Aprile?! Beh… Nì 😉 No, perché non c’è nessuno scherzetto in programma (e neanche sono io una che ama gli scherzi… Anche se ammetto che appiccicare i pesci di carta sulla schiena dei compagni, ai tempi della scuola, anche solo per ammazzare il tempo, non mi dispiaceva 😛 )… Ma sì perché indubbiamente oggi si tratta di pesce e, beh, sì… E’ già aprile (e già pregusto il calduccio estivo… :mrgreen: )!
Insomma, oggi ricettina di pesce, un classico molto semplice anche se un pochino lungo nella preparazione: i Calamari Ripieni (a proposito, ma quanto cavolo costano i calamari buoni?! Un sacco!!)…

Ah: leggete anche sotto alla ricetta, che si resta in tema di pesci… Cinematografici però 😉

INGREDIENTI (per 4 persone)
500 gr. di pomodori maturi (io uso i Piccadilly)
2 cipolle dorate
1 spicchio d’aglio
150 gr. di pangrattato
2 uova
60 gr. di parmigiano grattugiato
60 gr. di pecorino duro grattugiato (io uso quello di grotta)
1 bel mazzo di prezzemolo
4 calamari grandi
olio extravergine di oliva
vino bianco
sale
origano

PREPARAZIONE
Incidete una croce sulla base di ciascun pomodoro. Fate bollire un pentolino d’acqua, quindi immergetevi i pomodori per un minuto; scolateli, passateli sotto l’acqua fredda, quindi spellateli partendo dalla croce. Eliminate i semini, tagliate la polpa a dadini e tenetela da parte.
Scaldate l’olio in una grossa padella antiaderente, fatevi rosolare una cipolla tritata e l’aglio anch’esso finemente tritato; unite quindi un filo di vino bianco e lasciate evaporare. In una ciotola, mescolate il pangrattato con le uova sbattute, il parmigiano, il pecorino, il prezzemolo finemente tritato ed un pizzico di sale; incorporate quindi il trito di cipolla ed aglio.
Pulite bene i calamari (a me li ha puliti il pescivendolo all’interno, poi però la cartilagine e la pelle le ho tolte io), tenete da parte le tasche ed unite i tentacoli sminuzzati (io ho usato le forbici) al ripieno preparato; asciugate le tasche con la carta assorbente, quindi riempitele con il ripieno, pressandolo bene via via che lo inserite nei calamari. Lasciate circa 2 cm di bordo e chiudete ciascun calamaro con uno stuzzicadenti. Nella stessa padella in cui avete rosolato la cipolla e l’aglio, fate colorire i calamari a fuoco vivo, cuocendoli un paio di minuti per lato, quindi teneteli da parte. Fate imbiondire, sempre nella stessa padella, l’altra cipolla con un filo d’olio, quindi incorporatevi la polpa di pomodoro, un bicchiere di vino bianco ed una spolverata di origano; salate e lasciate evaporare a fuoco basso (10 minuti circa). A questo punto incorporate i calamari, spolverizzate con un po’ di ripieno rimasto, coprite e lasciate cuocere per 20/25 minuti, girando i calamari dall’altro lato a metà cottura ed aggiungendo un goccio di vino bianco ed un filo d’olio se vedete che il sugo si sta asciugando troppo. Servite i calamari caldi con il sughetto di pomodoro.

Dicevo, pesci cinematografici… Ossia? Ma come, non lo sapete? Oggi Venerdì 1 Aprile esce nei cinema Boris – Il Film, ispirato all’omonima serie andata in onda su Sky… Se non l’avete ancora fatto beh, guardatevela, perchè merita davvero… Io mi sono innamorata! E stasera tutti al cinema 😉 Vi lascio col trailer… Che è tutto un programma! Buon fine settimana a tutti e…. Continuate a votare i miei BOCCONCINI DI FILETTO DI MANZO CROCCANTI ALL’ARANCIA SU LETTO DI CIPOLLE ROSSE di Pixel3v Weblog, a questo link, vi prego!!

18 febbraio 2011

Kidney Beans (Fagioli Americani) alla Texana

Posted in contorni, Le mie ricette, piatti etnici / esotici, Stati Uniti tagged , , , , , , , a 12:52 PM di pixel3v

Riusciamo fuori dai confini dello stivale 😉 Complice di questo mio tuffo negli States, un’offerta di prodotti etnici al supermercato… E, confesso, io i fagioli Kidney non li conoscevo 😳
Tipicamente americani, i Kidney Beans hanno colore rosso scuro, taglia grande e forma leggermente curva; sono l’ingrediente base del famoso “chili con carne” per intenderci. Qui potete farvi un’idea del fagiolo in questione.
Ora, io il chili con carne proprio non posso cucinarlo, dal momento che non posso avere a che fare con peperoni, chili et similia (eliminarli sarebbe stato come… non so… preparare la carbonara senza uovo più o meno!)… Quindi ho pensato di cucinarli a mo’ dei famosi “fagioli alla texana” (Bud Spencer e Terence Hill insegnano :mrgreen: ), ricetta che di solito richiede i borlotti. Niente borlotti quindi per me: beccatevi i Kidney Beans (Fagioli Americani) alla Texana 😉

INGREDIENTI (per 4 persone)
2 cipolle bianche
2 spicchi d’aglio
200 gr. di pancetta dolce a dadini
4 coste di sedano
450 gr. di fagioli rossi Kidney (i miei sono già cotti)
6 foglie di alloro
8 cucchiai di polpa di pomodoro
10 (circa) pomodori ciliegini
olio
sale
paprica dolce
pepe
prezzemolo

PREPARAZIONE
Se usate i fagioli secchi, seguite il procedimento indicato qui.
In una padella piuttosto capiente fate scaldare l’olio, unitevi le cipolle tritate grossolanamente, gli spicchi d’aglio schiacciato (che poi toglierete) e la pancetta a dadini. Quando la pancetta sarà dorata aggiungete le coste di sedano ad anelli, i fagioli con un po’ della loro acqua e le foglie di alloro; aggiustate di sale, unite un pizzico di paprica, grattate abbondante pepe e lasciate cuocere portando a bollore. Aspettate che l’acqua dei fagioli sia quasi del tutto ritirata, quindi unite la polpa di pomodoro ed i ciliegini tagliati a dadini; aggiustate di sale e proseguite la cottura per 5/10 minuti, o comunque fino a che il sugo non si sarà ben addensato. A fine cottura eliminate l’aglio e l’alloro, spolverizzate con del prezzemolo tritato e servite accompagnando con delle tortillas, o al limite con qualcosa che ci si avvicini anche vagamente: quelle che vedete in foto, ad esempio, sono delle mini-piadine 🙂

Oggi è la giornata del risparmio energetico 2011, lo sapevate? La questione mi sta particolarmente a cuore, anche se ammetto che spesso io per prima non sempre penso a quanto tenere il forno acceso per ore o il pc in carica fisso possa danneggiare l’ambiente… Insomma, oggi, chi può, ci pensi 😀 Nel mio piccolo, da foodblogger quale sono, ho pensato bene di proporre una ricetta che non preveda l’utilizzo del forno… E voi che farete per l’ambiente e per il risparmio energetico? 😉

24 gennaio 2011

Sedanini con Radicchio, Pancetta, Pomodorini e Pecorino di Grotta

Posted in di terra, Le mie ricette, pasta, pastasciutta & simili tagged , , , , , a 1:30 PM di pixel3v

A volte, ammetto, anche improvvisare mi riesce benino :mrgreen: Questo primo piatto è nato per caso, ma che più per caso non si può, una domenica verso le 13,00… Svegli da mezz’ora poco più, io e Luca scendiamo per colazione convinti di trovare la suocera/mamma ai fornelli come ogni domenica che si rispetti… E invece no 😯 La mamma ha il mercatino di Natale e noi siamo soli a pranzo… Ovviamente, Luca lo sapeva ma se n’era dimenticato 😛 Insomma, morale della favola, apro il frigo e m’invento questo primo piatto niente male: Sedanini con Radicchio, Pancetta, Pomodorini e Pecorino di Grotta! Beh, la dispensa ci ha aiutato ovviamente, perchè non si può certo dire che la suocera fosse sguarnita quanto a provviste… Però su, un po’ di merito lasciatelo anche a me 😀

INGREDIENTI (per 4 persone)
1 cipolla dorata
450 gr. di radicchio tardivo (un paio)
2 cucchiai di aceto balsamico
150 gr. di pancetta dolce
300 gr. di pomodorini (io ho usato i datterini)
120 gr. di pecorino di grotta (pasta semidura, sapore deciso ma non invadente)
400 gr. di sedanini (o qualunque altra pasta abbiate in casa e vi vada più a genio)
olio extravergine di oliva
sale
pepe

PREPARAZIONE
Sbucciate la cipolla, tritatela e fatene imbiondire, con poco olio, metà in una padella capiente e metà in una piccola. Quando la cipolla sarà dorata, unite nella padella grande anche il radicchio a pezzettini; salate, pepate ed unite l’aceto balsamico, quindi lasciate evaporare. Nel frattempo, nella padella piccola, rosolate la pancetta fino a doratura (ah: mettete a bollire anche l’acqua per la pasta 😉 ). Quando la pancetta sarà pronta incorporatela al radicchio, aggiungete quindi i pomodorini tagliati in quattro e quasi tutto il pecorino grattugiato (il restante fatelo a scaglie e tenetelo da parte); aggiustate di sale, lasciate sul fuoco un paio di minuti, quindi spengete. Quando la pasta sarà cotta scolatela ed unitela al sugo; fatela saltare un minuto in modo da mantecare bene il tutto, quindi servite decorando ogni piatto con le scaglie di pecorino e con un’ultima macinata di pepe.


(grazie a Luca Del Grande per questa foto)

Un’ultima cosa: qualche giorno dopo abbiamo riproposto questo primo, ma sostituendo la pancetta con la salsiccia (per 4 persone sono sufficienti 3 salsicce fresche di maiale, a patto che siano di quelle buone!)… Risultato ottimo, se non migliore 😀

3 dicembre 2010

Pici ai Profumi della Campagna Mediterranea (con Pomodori Pachino, Ricotta Salata, Pecorino Crotonese, Capperi e Finocchietto Selvatico)

Posted in Le mie ricette, pasta, pastasciutta & simili, vegetariani tagged , , , , , , , , , , , , , , , a 12:57 PM di pixel3v

Sergio in cucina dev’essere uno spettacolo. Non l’ho mai visto all’opera, ma da come mi racconta dei suoi fine settimana eno-gastronomici e delle cenette preparate con amore per la sua Eva nonostante la stanchezza dopo 14 ore no stop di lavoro… Beh, da questi racconti traspare la sua passione per i fornelli, la sua voglia di ideare… E quando la tua dolce metà ti guarda con occhi languidi e non ha parole per descrivere la bontà di ciò che sta assaporando (e la reazione di Eva si dice sia proprio questa…!) allora capisci che sì, l’esperimento è riuscito, è da riproporre, i sapori che tu hai deciso di utilizzare per il tuo piatto si sposano alla perfezione… Ok, mi sto lasciando andare. Sto parlando di Sergio ed Eva, ma in fondo è come se stessi parlando di me stessa. Conosco quell’espressione negli occhi dei commensali, ma soprattutto conosco l’emozione che cresce dentro chi cucina quando negli occhi dell’altro/degli altri si legge la soddisfazione, il puro godimento… Questo non accade proprio sempre sempre eh… Insomma, come si dice: non succede, ma se succede (e qui mi viene in mente il buon vecchio Matrix e la sua maglietta di maggio “Nun è successo”… Ma lasciamo stare!)… Se succede si va in brodo di giuggiole, ecco 😳
Ma adesso basta chiacchiere. Vi riporto tal quale la ricetta di Sergio, la sua ultima invenzione dopo la riuscitissima Il Profumo del Mare: ecco qui i Pici ai Profumi della Campagna Mediterranea (con Pomodori Pachino, Ricotta Salata, Pecorino Crotonese, Capperi e Finocchietto Selvatico).
Ah: prima, è necessaria una piccola considerazione sulla pasta: Sergio utilizza gli scilatelli (altrimenti chiamati maccaruni a ru firriettu o ferrazzoli ), pasta fatta in casa tipicamente calabrese che prende il nome dal modo in cui viene confezionata, cioè arrotolando la pasta attorno a dei sottili ferretti simili a quelli usati per lavorare a maglia o a dei bastoncini vegetali simili alle canne ma molto sottili (info da qui). Poiché qui in Toscana non vi è traccia degli scilatelli, lui stesso mi ha consigliato di sostituirli con i pici senesi (ma se siete calabresi doc vi consiglio di seguire le indicazioni di Sergio!).
Ah, altre due cosine da dirvi: Sergio aveva utilizzato l’erba cipollina suggerendomi però che l’origano al suo posto non ce l’avrebbe visto male; io ho optato forzatamente per la seconda opzione causa erba cipollina del super immangiabile (era confezionata da ben 8 giorni… Ho provato a prenderla, ma sono stata costretta a buttarla perché emanava una puzza terribile!).
Ultima cosa: Sergio utilizza la ricotta affumicata, tipica dei paesi del Sud. Qui in Toscana però non se ne trova manco a piangere in cinese, già è stata abbastanza dura trovare la ricotta salata! In ogni caso, credo però che se si utilizza un pecorino crotonese molto stagionato come il mio (a proposito Sergio, grazie ancora… te l’ho già detto quant’è speciale questo formaggio! :P), la ricotta affumicata ci stoni un po’, nel senso che son due sapori troppo forti insieme, mentre la ricotta salata è più blanda… Con la ricotta affumicata forse è meglio abbinarci un pecorino (sempre crotonese dop, eh!) un pelino più fresco, secondo me 🙂

INGREDIENTI (per 4 persone)
2 cipolle rosse di Tropea medie
1 bicchiere di vino bianco
2 cucchiai di capperi
15 circa pomodorini Pachino
1 mazzetto di finocchietto selvatico
140 gr. di ricotta salata
140 gr. di pecorino crotonese dop
500 gr. di pici (o scilatelli)
olio extravergine di oliva
sale
origano
pepe rosso dolce
pepe nero

PREPARAZIONE
Tagliate le cipolle e mettetele a soffriggere leggermente con poco olio; per non farle friggere del tutto aggiungete un bicchiere di vino bianco. Successivamente aggiungete e capperi ed i pomodorini tagliati in 4, salate e lasciate andare a fuoco basso un paio di minuti, quindi profumate con finocchietto selvatico ed origano, un cucchiaino di pepe rosso ed una macinata di pepe nero.
A parte, riducete in scaglie sia la ricotta salata che il pecorino. Cocete la pasta e scolatela al dente; fatela saltare nel condimento aggiungendo subito metà delle scaglie di ricotta e pecorino, in modo da far mantecare il tutto, così che i pici si amalgamino meglio col sugo. A questo punto impiattate e decorate ogni piatto con le scaglie di ricotta e pecorino rimaste.

Il Pecorino Crotonese non è facile da trovare in Toscana, ve lo dico per esperienza 🙂 Prima che me lo portasse Sergio, infatti, sono impazzita non poco per trovarlo (senza risultato)… Quindi, la soluzione di riserva potrebbe essere un pecorino senese piuttosto stagionato, che credo proprio non ci stonerebbe affatto (d’altra parte, i pici son proprio senesi) 😉

E sperando di far cosa gradita anche all’autore della ricetta, oggi l’accompagnamento musicale ce lo fanno gli Animals, con The House of the Rising Sun 😉

ps. Uè, ma li vedete i fiocchi di neve sullo schermo?? Tornate in alto, in cima alla pagina… Che figata eh?! 😀

25 ottobre 2010

I Pizzi Leccesi

Posted in Le mie ricette, pane e lievitati tagged , , , , , , , , , , , a 11:14 am di pixel3v

Dopo aver cucinato Pan coll’Uva per un reggimento, mi ero ritrovata con cubetti di lievito di birra avanzati sparsi per il frigorifero… E insomma, erano da consumare al più presto possibile. Qualche giorno fa mi sono quindi lanciata per la prima volta nella preparazione di questi Pizzi Leccesi, panini salati molto gustosi… Il risultato è garantito: un’alternativa più sfiziosa al classico pane, benchè altrettanto sana…

Ma veniamo al dunque (ah: leggete anche sotto la seconda foto se volete prepararli!) 🙂

INGREDIENTI (per 9 pizzi dal diametro di 8 cm circa)
15 gr. di lievito di birra
250 gr. di farina 00
25 ml d’olio extravergine d’oliva +  quello per la padella
75 ml d’acqua + quella in cui sciogliere il lievito
1 cipolla bionda
150 gr. di pomodori rossi (peso da puliti)
60 gr. di olive taggiasche (peso da denocciolate)
sale
peperoncino in polvere

PREPARAZIONE
Sciogliete il lievito di birra in 1/3 di bicchiere d’acqua tiepida. Impastate la farina con l’olio, un pizzico di sale ed il lievito sciolto ed aggiungete l’acqua poca per volta, fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Formate una palla e lasciate che l’impasto riposi circa 4 ore, coperto da un canovaccio.
Fate imbiondire la cipolla finemente tritata con un filo d’olio; sbucciate i pomodori (io ho usato i Piccadilly, direttamente dal mio orticello, e per questa ricetta me ne sono serviti una decina all’incirca)*, tagliateli a cubetti privandoli dei semi, salateli e fateli cuocere assieme alla cipolla, unendo mezzo bicchiere d’acqua; lasciate sobbollire e, quando l’acqua sarà del tutto evaporata ed i pomodori morbidissimi, aggiungete anche le olive taggiasche, snocciolate e fatte a pezzettini. Fate saltare un altro paio di minuti, unendo un pizzico di peperoncino (qui è a piacere, io tendo a non esagerare!).
Una volta trascorso il tempo di lievitazione prendete la pasta, incorporatevi la salsa preparata e lavoratela bene; aggiungete un po’ di farina se l’impasto dovesse essere troppo molle a causa delle verdure. A mano, dividete l’impasto ricavandone dei panini (con queste dosi io ho ottenuto 9 “frittellone” dal diametro di 8 cm circa ciascuna) e poneteli su una teglia ricoperta con carta da forno, distanziandoli l’uno dall’altro; schiacciateli bene, tanto in forno rigonfieranno un po’. Cuoceteli a 250°C per 25 minuti, quindi servite i vostri Pizzi tiepidi.
*[Piccolo trucchetto per sbucciare in un attimo i pomodori: tuffateli una decina di secondi in acqua già bollente, quindi passateli subito sotto il getto d’acqua fredda: si spelleranno facilissimamente!]

Non fatevi prendere dallo sconforto quando, impastando le verdure (pomodori, cipolla ed olive) con la pasta lievitata, vi accorgerete che è tutto molto appiccicoso e che metà delle verdure vi stanno restando incastrate tra le dita… Ve lo dico per esperienza, alla fine ce la farete e il risultato sarà ottimo lo stesso, anche se le “palline” saranno molto poco tonde… Ma in fondo, se leggete su Wikipedia, alla voce Cucina Salentina, c’è scritto che i pizzi hanno una forma non ben definita, come ci ricorda il nome greco “scèblasti” che vuol dire, appunto, informe… Ora so il perché 😀
E poi, dopo quei 25 minuti di forno, fidatevi, lo sconforto dell’impasto già ve lo sarete dimenticato… Questi panini sono mondiali, croccanti fuori e morbidi dentro, e hanno un irresistibile saporino di… Pizza appunto 🙂 Un po’ come quei crackers o grissini aromatizzati e “colorati di rosso” che si trovano in commercio insomma… Ma questi li avrete fatti da soli, volete mettere? 😉

Classicone dal sicuro impatto nostalgico e malinconico, quest’oggi, che ben si sposa con la giornata tremendamente piovosa… Da ascoltare al calduccio, guardando fuori dalla finestra, rimembrando… Beh, quel che vi pare, credo che chiunque abbia un qualche ricordo legato a questa Wish You Were Here dei Pink Floyd 🙂

30 luglio 2010

La Panzanella!

Posted in Le mie ricette, piatti unici tagged , , , , , , , a 6:30 PM di pixel3v

Una ricetta, una piccola riflessione, e un saluto (che poi ci rivediamo, anzi, ci rileggiamo, a settembre!)
Credo che non esista al mondo piatto più estivo (leggi: fresco) della panzanella… Anzi, direi proprio che non è estate senza Panzanella 😉 Purtroppo, spesso si tende a dimenticare la tradizione, e va a finire che certi piatti semplici, diciamo pure poveri, ma esageratamente gustosi, si perdono nel dimenticatoio, restando legati solamente ai ricordi di quando eravamo piccoli…
Eppure, chi non si ritrova spesso e volentieri con del pane avanzato del giorno prima (se non di più) in casa? Mia suocera ci prepara il “pappone”, come lo chiamo io, per i passerotti ed i merli 😀 Io invece ci preparo la panzanella, soprattutto adesso che Michela, non molto tempo fa, me l’ha rimessa in mente (l’ha preparata per tutti in occasione di una delle poche partite della Nazionale italiana in questo mondiale)… E giuro che da adesso in poi la preparerò più spesso 😉
La ricetta originale è semplicissima: qui in Toscana il pane raffermo viene ammollato e poi strizzato fino ad essere sbriciolato; la base prevede cetrioli, pomodori freschi, cipolla rossa e basilico. Ciò non toglie che chi la prepara possa sbizzarrirsi aggiungendo o togliendo ingredienti in base a quel che ha in casa… L’importante è che sia condita semplicemente con olio, sale ed un filo d’aceto bianco, che il basilico si veda (e si senta!) e che sia bella fresca 😉

INGREDIENTI (per 4 persone)
280 gr. di pane raffermo
200 gr. di pomodori rossi (io ho usato i Piccadilly)
2 cetrioli
6 cipolline fresche (che son più buone!)
7 cucchiai di aceto di vino bianco
1 bel mazzo di basilico
sale
olio

PREPARAZIONE
Ponete il pane in una ciotola coperto con acqua a temperatura ambiente, lasciatelo a mollo cinque-dieci minuti (a seconda di quanto è duro), quindi strizzatelo bene fino a sbriciolarlo (mi raccomando, strizzatelo fino a che non rilascia più acqua!). Lavate e tagliate a pezzetti i pomodori, sbucciate i cetrioli e fateli a fettine (dividete le fette in due se fossero troppo larghe), affettate le cipolline fresche, quindi unite tutto al pane ammollato. Aggiustate di sale, aggiungete l’aceto bianco, un filo d’olio ed abbondante basilico tritato; mescolate bene.
Prima di servirla lasciatela riposare un po’ in frigorifero 😉

Come dicevo, ci rileggeremo a settembre… Sarò a San Vincenzo per un po’, senza connessione, e poi in giro (amici calabresi e siciliani mi aspettano 😀 )… Stare lontana dal mio blog mi rattrista un po’ in effetti, quindi direi che è giunto il momento di farvi ascoltare una canzone secondo me bellissima, ma dannatamente malinconica, che rispecchia un po’ il mio attuale stato d’animo: The blower’s daughter, di Damien Rice (tra l’altro, anche colonna sonora di “Closer”, bellissimo film).
Che dire quindi… Ascoltatevela, poi però dimenticatela immediatamente e pensate a divertirvi in queste ferie… A presto!! 😉

26 luglio 2010

Insalatina di Cannellini e Gamberoni con Sedano e Pomodori San Marzano

Posted in insalate miste, Le mie ricette tagged , , , , , , , , , a 4:44 PM di pixel3v

Nonostante la temperatura sia finalmente abbassata di qualche grado, la mia “dieta” e l’esigenza di cibi freschi e leggeri continuano, quindi come vedete mi sto impegnando nel cercare di rendere le mie (nostre, e vostre) pause culinarie meno pesanti e caloriche 😉
Anche oggi quindi un bel mix di verdure: ispirata da questa ricetta letta sul libro di Sigrid, ecco qua la mia Insalatina di Cannellini e Gamberoni con Sedano e Pomodori San Marzano:

INGREDIENTI (per 4 persone)
12 gamberoni freschi
1 spicchio d’aglio
1 limone (succo)
500 gr. di fagioli cannellini (io ho usato quelli già cotti)
5 coste di sedano tenere (un sedano insomma)
5 pomodori San Marzano (quelli lunghi e rossi) piuttosto sodi
1 mazzetto di prezzemolo fresco
olio extravergine di oliva
sale
pepe

PREPARAZIONE
Sbucciate i gamberoni, togliete loro le teste, privateli del budellino dorsale e fateli saltare in padella per pochi minuti con un filo d’olio ed uno spicchio d’aglio schiacciato, che poi toglierete. A fine cottura irrorateli con il succo di limone e fateli intiepidire.
Scolate bene i cannellini e metteteli in un’insalatiera. Lavate le coste di sedano e tagliatele a dadini; fate la stessa cosa con i pomodori, salando quest’ultimi a parte. Unite le verdure nella ciotola coi fagioli ed incorporate per ultimi i gamberoni; condite con un filo d’olio, una macinata di pepe ed il prezzemolo lavato e tritato.

La canzone di oggi è alquanto triste (non troppo la melodia, quanto le parole), o quantomeno, direi piuttosto malinconica… Oggi “mi ci dice”, direbbero qui a Lucca, dove sono in questi giorni. Sì, mi ci va proprio… Come dire, mi calza a pennello, mi si addice proprio… Zakk Wylde, con Way Beyond Empty, è la mia canzone del giorno 😉

ps. sapevate che questo tizio è stato nientepopodimeno che il chitarrista di Ozzy Osbourne?? :mrgreen:

19 luglio 2010

Insalata Greca

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Non posso crederci… 3 anni di blog e non avevo mai postato la ricetta dell’Insalata Greca!! Beh, ma si rimedia velocissimamente 😉 Con questi caldi la preparo minimo due volte alla settimana! E’ la mia insalata preferita, inutile negarlo, primo perché adoro la feta, e secondo perché come sapete odio la lattuga e di solito le insalate, tranne rare eccezioni, la contengono 😕
Insomma, eccovi la ricetta straveloce:

INGREDIENTI (per 5/6 persone)
2 cetrioli
2 pomodori rossi grandi
½ cipolla rossa
400 gr. di feta
30 circa olive kalamata
olio
pepe
qualche fogliolina di menta fresca

PREPARAZIONE
Affettate i cetrioli, fate a pezzetti i pomodori, uniteli in una ciotola e aggiungetevi la cipolla a fettine fini e le olive kalamata snocciolate e fatte a pezzetti. Mescolate bene ed unite in ultimo la feta tagliata a cubetti. Condite con un filo d’olio, un’abbondante macinata di pepe e qualche fogliolina di menta tritata. Servite freddo.

Nota 1: la ricetta originale prevede anche il peperone, che come sapete io non posso mangiare. In ogni caso, per coloro che fossero interessati, sappiate che i greci di solito per quest’insalata utilizzano i peperoni verdi 😉
Nota 2
: io non uso sale perché feta, olive e cipolla sono già abbastanza saporite di suo, e vi assicuro che una volta amalgamata l’insalata, anche il pomodoro ed il cetriolo divengono più saporiti 😉
Nota 3
: Per evitare l’effetto “pappina” della feta, io la aggiungo per ultima, senza mescolare… Ma si tratta puramente di un fatto estetico e non “gustativo” 😉

Ed eccoci alla musica: oggi vi faccio ascoltare i Baustelle, con Charlie fa surf 😀

16 luglio 2010

La mia Pasta Fredda Preferita: Pomodori, Mozzarella, Olive Nere e Mortadella

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Con questo caldo se ne inventa di quelle nere per non accendere i fornelli (più o meno!) e per mangiare qualcosa di fresco… E ieri mi sono resa conto con mia somma sorpresa di non aver mai postato la ricetta de La Mia Pasta Fredda Preferita: Pomodori, Mozzarella, Olive Nere e Mortadella, mentre invece sono anni che in estate mi pappo spesso e volentieri questa pasta… Forse il punto è proprio questo: tanto sono abituata a prepararla, senza stare a guardare le dosi ed il peso degli ingredienti, che la mia testolina non l’aveva mai valutata come papabile ricetta da blog 😀 E invece eccola qui… 😉
Probabilmente vi starete chiedendo: la mortadella?? 😕 Sì, beh, spesso in certe preparazioni fredde si trova il prosciutto cotto a cubetti, ma a me il prosciutto cotto fa schifo, che vi devo dire… In compenso amo la mortadella, e secondo me in questa pasta fredda qui ci sta proprio bene… Fidatevi, non vi deluderà 😉
Ah, un consiglio: utilizzate pasta corta e rigata, la mangerete meglio e si amalgamerà di più agli altri ingredienti 😉

INGREDIENTI (per 4 persone)
250 gr. di pennette rigate (fidatevi, non è poca, con tutti gli ingredienti il volume quasi raddoppia!)
300 gr. di pomodorini datterini
200 gr. di mozzarella di bufala
150 gr. di mortadella *
100 gr. di olive nere -circa 35- da snocciolare (che sono più buone!)
1 mazzetto di basilico
olio
sale
pepe

PREPARAZIONE
Per prima cosa cuocete al dente la pasta. Questa operazione io, di solito, la faccio la sera prima se la pasta la servo a pranzo, o la mattina per la sera. Una volta scolata la pasta ponetela nella zuppiera, unitevi un filo d’olio per evitare che si incolli e lasciatela raffreddare; quando sarà a temperatura ambiente copritela e mettetela in frigo, aggiungendo altro olio se necessario.
Il giorno successivo condite la pasta un paio d’ore prima di servirla, così gli ingredienti si amalgameranno tra di loro al meglio. Tagliate a pezzetti i pomodorini ed uniteli alla pasta, salandoli appena prima di mescolarli alle penne. Unite la mozzarella e la mortadella tagliate a dadini, quindi snocciolate le olive, tagliatele a pezzetti ed incorporatele alla pasta. Terminate unendo il basilico fresco sminuzzato e macinando abbondante pepe. Servite, manco a dirlo, freddo, unendo un ulteriore filo d’olio se necessario.

* Fatevi affettare una fetta di mortadella (sarà sufficiente) tagliata spessa 1 cm; la mortadella dev’essere di quella buona eh! Io per quello non ho problemi: la mortadella di Prato, dove io vivo, è una delle migliori 😉

E oggi, una canzone che mi piace tanto tanto: The Brews dei NOFX… breve ma esaltante 😉

Buon fine settimana a tutti!! Il mio sta per iniziare… E’ bello denso, ma non vedo l’ora di godermelo 😛

9 luglio 2010

Crostini con Rucola, Pomodori, Feta e Pinoli

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Anche oggi ecco una ricetta facile e veloce, ma quel che è importante, piuttosto estiva (anche se all’occorrenza la si può preparare in qualunque occasione): dei rapidi Crostini con Rucola, Pomodori, Feta e Pinoli. L’idea l’ho presa da News, la rivista gratuita dei supermercati Esselunga (è il numero di qualche mese fa), un po’ rivisitata in base ai miei gusti e a quello che avevo in frigo… 😉
Il caldo imperversa, il tempo è poco e… si fa quel che si può 😀

INGREDIENTI (per 8 crostini)
100 gr. di pane ai cereali
20 gr. di pinoli
1 pomodoro grande rosso
200 gr. di feta
1 mazzetto di rucola
olio
sale
pepe
origano

PREPARAZIONE
Tagliate il pane a fette e arrostitele in forno. Nel frattempo, tostate i pinoli a secco e condite il pomodoro affettato con olio, sale, pepe ed origano. Tagliate la feta in 8 parti e passatela per pochi minuti in padella con un filo d’olio. Disponete quindi sulle fette di pane una manciata di rucola lavata, una fettina di pomodoro, un pezzetto di feta e qualche pinolo tostato. Servite non appena la feta si sarà intiepidita.

E oggi un po’ di sano blues… Aretha Franklin, gran voce, con Think, celebre successo tratto dal musical The Blues Brothers… 😉

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