31 gennaio 2013

Gamberoni con Panatura di Frutta Secca su Vellutata di Zucca

Posted in di pesce, Le mie ricette, secondi piatti tagged , , , , , , , , , a 1:03 PM di pixel3v

Ogni tanto mi cimento anche con i secondi piatti 😛 Essendo tra l’altro anche poco amante della carne, ecco che quando questo avviene, è facile che mi dirotti sul pesce. Questi Gamberoni con Panatura di Frutta Secca su Vellutata di Zucca possono comunque essere benissimo anche un piatto unico! La ricetta l’ho presa da qui, e non ho cambiato una virgola o quasi… Ho (abbiamo) seguito persino il consiglio del vino: il sito consigliava un Soave Classico, del Veneto, e devo ammettere che è stato un ottimo abbinamento!

gamberoni in crosta 1 72dpi

INGREDIENTI (per 2/3 persone)
600 g di zucca (peso da pulita – peso lordo 750 gr.)
1 scalogno
½ bicchiere di vino bianco
600 ml di brodo vegetale
1 rametto di rosmarino
40 gr. di pinoli
40 gr. di pistacchi sgusciati
40 gr. di granella di noci
40 gr. di granella di nocciole
1 uovo (albume)
12 gamberoni
olio extravergine d’oliva
sale
pepe
olio di semi per friggere

PREPARAZIONE
Sbucciate la zucca e tagliatela a cubetti; tritate lo scalogno e fatelo soffriggere in un pentolino dai bordi alti insieme ad un filo d’olio extravergine di oliva. Unite la zucca, saltate qualche minuto, quindi versate il vino e lasciate che evapori. Nel frattempo preparate il brodo con il dado vegetale ed incorporatelo alla zucca non appena avrà preso il bollore ed il vino sarà del tutto evaporato; unite il rosmarino, coprite e lasciate cuocere a fuoco dolce per circa mezz’ora.
Nel frattempo sbriciolate i pinoli ed i pistacchi e mixateli in una scodella con anche la granella di noci e quella di nocciole; in un’altra scodella, sbattete l’albume con un pizzico di sale ed una macinata di pepe. Sgusciate i gamberoni lasciando attaccate la coda e la testa e teneteli da parte.
Trascorsa la mezz’ora la zucca sarà morbida: frullatela con il mixer ad immersione (togliete il rametto di rosmarino se ve lo ricordate, a me è passato di mente ed ho frullato anche lui!) fino ad ottenere una crema, quindi coprite e lasciate riposare.
Portate a bollore abbondante olio di semi in una padella, passate ciascun gamberone prima nell’albume e poi nel mix di frutta secca tritata, quindi poneteli su carta scottex per assorbire l’olio in eccesso non appena saranno dorati. Servite impiattando prima la crema di zucca, quindi i gamberoni adagiati su di essa.

gamberoni in crosta 2 72dpi

2 Maggio 2011

Kefta (Polpette Marocchine) di Manzo Grigliati con Salsa di Yogurt e Menta

Posted in di carne, Le mie ricette, Marocco, piatti etnici / esotici, secondi piatti tagged , , , , , , a 1:17 PM di pixel3v

Ricettina rapida rapida: delle gustosissime polpettine non fritte ma cotte in forno, gustose e molto saporite; d’altra parte siamo in Marocco, e lì la carne è molto, molto speziata 🙂 Di solito per i Kefta (termine che significa, appunto, “polpette”) si usa la carne di agnello, ma il mio macellaio non era pronto alla mia richiesta ed ho quindi dovuto ripiegare sul più nostrano manzo 😉
I Kefta vengono tradizionalmente cucinati in due modi: immersi nel sugo di pomodoro e serviti con del riso bianco o del cous cous oppure grigliati in forno, infilzati in spiedini. Siccome io ho provato a cucinarli in entrambi i modi, posterò quest’oggi la ricetta dei Kefta (polpette marocchine) di manzo grigliati con salsa di yogurt e menta, accompagnati solo da una semplice salsina per renderli meno asciutti, e più avanti i Kefta in salsa di pomodoro, considerandola un piatto unico visto l’accompagnamento 😉

INGREDIENTI (per 12 kefta)
1 cipolla
600 gr. di carne di manzo macinata
1 ciuffo di prezzemolo
2 rametti di menta
1 cucchiaino di noce moscata grattugiata
½ cucchiaino di cumino in polvere
1 puntina di cannella in polvere
1 cucchiaino di paprika dolce
4 cucchiai d’olio
sale
yogurt greco per la salsa

PREPARAZIONE
Preparate un trito finissimo con la cipolla ed impastatela con la carne macinata, il prezzemolo e metà della menta tritati, la noce moscata, il cumino, la cannella, la paprika, l’olio ed un pizzico di sale (non abbiate paura di esagerare con le spezie: vedrete che dopo la cottura si sentiranno molto meno rispetto al sapore forte che hanno se assaggiate l’impasto da crudo); lavorate l’impasto fino ad ottenere un composto omogeneo.
Tenete l’impasto a riposo per qualche minuto e nel frattempo preparate la salsina lavorando lo yogurt con la restante menta tritata fine; conservatela in frigorifero.
Con l’impasto preparate delle polpettine piatte ed allungate, quindi infilatele su degli spiedini di legno e cuocete nel forno già caldo, nello scompartimento più alto (sotto il grill praticamente, diciamo a meno di 10 cm) per 15 minuti a 220° C (ricordate di mettere una bacinella d’acqua alla base del forno per evitare il troppo fumo e se non volete che il vostro forno s’impiastricci del grasso che colerà!); girate gli spiedini a metà cottura per fare dorare i Kefta anche dall’altro lato. Servite caldo, accompagnando con la salsina di yogurt e menta.

Con questa ricetta partecipo al contest di Gianni: mai contest fu più azzeccato per me, che adoro, stravedo per la cucina etnica! Sotto con le ricette dunque, una per continente… C’è tempo fino al 15 maggio!

6 aprile 2011

Involtini di Cavolo Verza

Posted in di carne, Le mie ricette, secondi piatti tagged , , , a 10:41 am di pixel3v

SOTTOTITOLO: LA CENETTA DELL’AMORE DELLA COCCA E DI ZOLA
Ci ho preso gusto coi secondi eh! Da pochi che erano, mo’ diventano troppi…  😛 Apparte gli scherzi, in realtà questa ricetta degli Involtini di Cavolo Verza me la dette la Cocca diverso tempo fa, l’ho preparata già varie volte ma non l’avevo mai pubblicata (e in effetti si vede che la foto non è recentissima… 😳 )… Eh beh, era giunto il momento, rimpolpiamo ancora la categoria secondi prima che il cavolo diventi troppo invernale 😉 Mh… A pensarci bene forse lo è già… :/

INGREDIENTI (per 8 involtini)
8 foglie di cavolo verza (le più esterne) + altre 6 per il ripieno
200 gr. di carne macinata
1 fetta di pan carré (quelle rettangolari, grandi, senza crosta)
2 uova
6 cucchiai di polpa di pomodoro
2 spicchi d’aglio
olio
noce moscata
sale
pepe

PREPARAZIONE
Sfogliare le prime foglie del cavolo verza (quelle più grandi) tante quanti involtini si vogliono preparare (in questo caso, con queste dosi ho fatto 8 involtini) e sbollentarle una per una (30 secondi ciascuna) in una pentola d’acqua salata. Nel frattempo tagliate a julienne le altre 6 foglie e rosolatele in padella per cinque minuti con un filo d’olio e un pizzico di sale.
Stendete le foglie di verza su un tagliere a raffreddare e nel frattempo preparate il ripieno, amalgamando in una ciotola la carne macinata, la verza a julienne, il pan carré sbriciolato e le uova; grattugiate abbondante noce moscata, aggiungete un pizzico di sale ed una macinata di pepe. Per mescolare meglio il ripieno aiutatevi con uan forchetta, schiacciando bene il tutto.
Suddividete il ripieno ponendone un po’ su ogni foglia di verza e richiudete le foglie a fagottino, partendo dal fondo (dove la costola è più grossa, per intenderci), avvolgendo la punta e poi ripiegando i lati di ogni foglia verso l’interno dopo aver avvolto interamente l’involtino su se stesso; fermate ogni involtino con uno stuzzicadenti.
In una padella bella larga fate scaldare la polpa di pomodoro con due spicchi d’aglio schiacciati (che poi eliminerete), adagiatevi gli involtini e fateli cuocere per circa un quarto d’ora, coperti; teneteli d’occhio in modo da rigirarli dal lato opposto al momento giusto; aggiungete acqua se vedete che il sugo ritira troppo. A fine cottura cospargeteli con il pomodoro della padella e serviteli.

E dopo tanto tempo, oggi si torna ad ascoltare un po’ di buona musica: credo di far cosa gradita anche ai protagonisti della ricetta di oggi, Zola e la Cocca, lasciandovi all’ascolto dei Dream Theater con la loro Another Day… 😉

 

1 aprile 2011

Calamari Ripieni

Posted in di pesce, Le mie ricette, secondi piatti tagged , , a 11:12 am di pixel3v

Pesce d’Aprile?! Beh… Nì 😉 No, perché non c’è nessuno scherzetto in programma (e neanche sono io una che ama gli scherzi… Anche se ammetto che appiccicare i pesci di carta sulla schiena dei compagni, ai tempi della scuola, anche solo per ammazzare il tempo, non mi dispiaceva 😛 )… Ma sì perché indubbiamente oggi si tratta di pesce e, beh, sì… E’ già aprile (e già pregusto il calduccio estivo… :mrgreen: )!
Insomma, oggi ricettina di pesce, un classico molto semplice anche se un pochino lungo nella preparazione: i Calamari Ripieni (a proposito, ma quanto cavolo costano i calamari buoni?! Un sacco!!)…

Ah: leggete anche sotto alla ricetta, che si resta in tema di pesci… Cinematografici però 😉

INGREDIENTI (per 4 persone)
500 gr. di pomodori maturi (io uso i Piccadilly)
2 cipolle dorate
1 spicchio d’aglio
150 gr. di pangrattato
2 uova
60 gr. di parmigiano grattugiato
60 gr. di pecorino duro grattugiato (io uso quello di grotta)
1 bel mazzo di prezzemolo
4 calamari grandi
olio extravergine di oliva
vino bianco
sale
origano

PREPARAZIONE
Incidete una croce sulla base di ciascun pomodoro. Fate bollire un pentolino d’acqua, quindi immergetevi i pomodori per un minuto; scolateli, passateli sotto l’acqua fredda, quindi spellateli partendo dalla croce. Eliminate i semini, tagliate la polpa a dadini e tenetela da parte.
Scaldate l’olio in una grossa padella antiaderente, fatevi rosolare una cipolla tritata e l’aglio anch’esso finemente tritato; unite quindi un filo di vino bianco e lasciate evaporare. In una ciotola, mescolate il pangrattato con le uova sbattute, il parmigiano, il pecorino, il prezzemolo finemente tritato ed un pizzico di sale; incorporate quindi il trito di cipolla ed aglio.
Pulite bene i calamari (a me li ha puliti il pescivendolo all’interno, poi però la cartilagine e la pelle le ho tolte io), tenete da parte le tasche ed unite i tentacoli sminuzzati (io ho usato le forbici) al ripieno preparato; asciugate le tasche con la carta assorbente, quindi riempitele con il ripieno, pressandolo bene via via che lo inserite nei calamari. Lasciate circa 2 cm di bordo e chiudete ciascun calamaro con uno stuzzicadenti. Nella stessa padella in cui avete rosolato la cipolla e l’aglio, fate colorire i calamari a fuoco vivo, cuocendoli un paio di minuti per lato, quindi teneteli da parte. Fate imbiondire, sempre nella stessa padella, l’altra cipolla con un filo d’olio, quindi incorporatevi la polpa di pomodoro, un bicchiere di vino bianco ed una spolverata di origano; salate e lasciate evaporare a fuoco basso (10 minuti circa). A questo punto incorporate i calamari, spolverizzate con un po’ di ripieno rimasto, coprite e lasciate cuocere per 20/25 minuti, girando i calamari dall’altro lato a metà cottura ed aggiungendo un goccio di vino bianco ed un filo d’olio se vedete che il sugo si sta asciugando troppo. Servite i calamari caldi con il sughetto di pomodoro.

Dicevo, pesci cinematografici… Ossia? Ma come, non lo sapete? Oggi Venerdì 1 Aprile esce nei cinema Boris – Il Film, ispirato all’omonima serie andata in onda su Sky… Se non l’avete ancora fatto beh, guardatevela, perchè merita davvero… Io mi sono innamorata! E stasera tutti al cinema 😉 Vi lascio col trailer… Che è tutto un programma! Buon fine settimana a tutti e…. Continuate a votare i miei BOCCONCINI DI FILETTO DI MANZO CROCCANTI ALL’ARANCIA SU LETTO DI CIPOLLE ROSSE di Pixel3v Weblog, a questo link, vi prego!!

23 marzo 2011

Tortini di Alici Infornate Profumate agli Agrumi

Posted in di pesce, infornati e gratinati, Le mie ricette, secondi piatti tagged , , , , , , , , a 12:47 PM di pixel3v

Gli spunti di Sergio sono sempre utili… Le sue ricette, che orgogliosamente mi gira e che io provo sempre con piacere, fanno sì che io mi cimenti con alimenti che di mia spontanea volontà magari non utilizzerei… Ma non per questione di gusti eh: è solo questione di fatica… 😳
Ad esempio, io adoro il pesce, ma proprio tanto, eppure ne cucino pochissimo… Eh beh, come biasimarmi: c’è una bella differenza tra sbucciare 10 zucchine e pulire 1 kg di alici!!
Eppure, spronata da Sergio, dal suo entusiasmo e dai suoi racconti di sabati e domeniche passati in cucina per deliziare il palato della sua Eva (beh, anche il suo comunque immagino!), stavolta non ho sbucciato zucchine, ma pulito montagne di alici… E insomma, apparte che pulire le alici è semplicissimo, col senno di poi posso dirvi che l’ho fatto pure volentieri anche e soprattutto perché vi garantisco che questi Tortini di Alici Infornate Profumate agli Agrumi sono davvero divini e meritano di starci a perdere un pochino di tempo dietro… Io non me ne sono affatto pentita 😉 E anzi, vi dirò di più: anche prima di mangiarli, quando le pirofiline iniziavano a dorarsi… L’aroma che sprigionavano era davvero favoloso, un mix tra il profumo asprigno degli agrumi, quello deciso dei capperi e delle alici, quello speziato del finocchietto e quello caldo e pungente della ricottina… 😀

INGREDIENTI (per 6 pirofile rettangolari di 10 x 17 cm, alte 3,5 cm)
1,8 kg di alici fresche
150 gr. di pecorino duro e stagionato
2 cucchiai di capperi
1 mazzetto di prezzemolo
2 cucchiai di pangrattato + quello per la teglia
2 limoni (scorza di entrambe e succo di uno solo)
2 arance (scorza di entrambe e succo di uno solo)
2 cucchiaini di pepe rosso
1 mazzetto di finocchio selvatico
2 cucchiai d’olio extravergine di oliva + quello per le pirofile + quello per la superficie
1 bicchiere di vino bianco + quello per la superficie
60 gr. di ricotta stagionata
pepe nero

PREPARAZIONE
Pulite le alici ed apritele a libro. In una terrina amalgamate bene il pecorino grattugiato, i capperi sminuzzati, il prezzemolo tritato, il pangrattato, la scorza dei limoni e delle arance ed il succo di un solo limone e di una sola arancia, il pepe rosso ed una macinata di quello nero, il finocchietto selvatico, l’olio ed il vino bianco.
Ungete bene le pirofiline e cospargetele col pangrattato. Iniziate quindi a distendere le alici sul fondo delle pirofiline: fate un primo strato, quindi versatevi un po’ del composto preparato; proseguite con un secondo strato di alici, quindi ancora con una cucchiaiata di preparato per ogni stampino; terminate infine con un terzo strato di alici e ricoprite con la ricotta stagionata ridotta in scaglie (con le mie pirofile ho utilizzato circa 8 alici per strato).
Infornate per circa 20 minuti (col mio forno non sono troppi, ma regolatevi per non rischiare di asciugare troppo le alici!) a forno preriscaldato a 180° C; a metà cottura cospargete con un filo d’olio e con un altro goccio di vino. Lasciate fuori dal forno una decina di minuti in modo da far perdere il bollore, quindi servite.

Ah, Sergio si raccomanda: cercate di non fare più di tre strati di alici (al massimo tirate fuori una pirofila in più!), perchè altrimenti si asciugano troppo!

Di nuovo, anche con questa ricetta partecipo al contest de Il Ricettario di Cinzia… Cliccate il banner qui accanto per tutte le info del caso, ed affrettatevi, che domani è l’ultimo giorno utile… 😉

Con questa ricetta partecipo, anzi partecipiamo (io e Sergio) anche alla raccolta di Poveri ma Belli e Buoni (Cristina) che si chiama Un’acciuga al giorno… Dobbiamo battere i portoghesi che vantano una ricetta di baccalà per ogni giorno dell’anno!!!

4 marzo 2011

Bocconcini di Filetto di Manzo Croccanti all’Arancia su Letto di Cipolle Rosse

Posted in di carne, Le mie ricette, secondi piatti tagged , , , , , , a 1:07 PM di pixel3v

Menomale che c’è Sergio… No, dico, avete mica per caso notato la categoria “secondi piatti” qui sul mio blog? Tre anni di attività (più o meno) intensa e solo 2 ricette archiviate in quella categoria! Neanche una all’anno, ma si può?
Ok, posto che come si capisce non sono né il mio forte, i secondi piatti, né soprattutto una cosa che mi piace cucinare (né, a dirla tutta, mangiare, insomma, preferisco decisamente altro), fatto sta che bisogna rimediare, in tutti i modi. Ad aumentare almeno di un +1 la categoria in questione c’ha pensato Sergio, passandomi una sua ricettina testata qualche settimana fa e che mi ha lasciata subito entusiasta: i Bocconcini di Filetto di Manzo Croccanti all’Arancia su Letto di Cipolle Rosse… E quand’è così (la Sara Pixel entusiasta davanti ad un secondo di carne!) va colta la palla al balzo, subito 😉 Eccomi quindi all’opera, immediatamente, a testare questa ricetta davvero sublime… Unica aggiunta mia: la scorzetta d’arancia croccante, un piccolo dettaglio insomma… Per il resto, ancora una volta, GRAZIE SERGIO!!

INGREDIENTI (per 4 persone)
2 cipolle rosse medie
2 arance (succo e scorza)
2 bicchieri di vino bianco
1 mazzetto di menta
2 cucchiaini di pepe rosso in polvere
3 filetti di manzo (circa 160 gr. ciascuno, peso da puliti)
olio extravergine di oliva
farina + acqua per la pastella
pangrattato
sale

PREPARAZIONE
Tagliate le cipolle a fettine sottili tanto da formare un letto, unitevi un filo d’olio e fatele imbiondire in padella. Grattugiate la scorza delle arance, ponetela su un pezzetto di carta da forno ben distesa e rendetela croccante passandola nel forno già caldo per pochi minuti, il tempo di farla seccare (io utilizzo, per queste operazioni, il fornino del M*ulino B*ianco, che non è un microonde ma un piccolo forno elettrico che si scalda in breve tempo), quindi tenetela da parte. Quando le cipolle saranno imbiondite unitevi il succo delle arance, il vino bianco, la menta tritata ed il pepe rosso in polvere; lasciate evaporare quasi tutto il liquido a fuoco medio/alto, lasciando sobbollire per una decina di minuti.
Preparate una pastella leggera con acqua e farina (2 bicchieri d’acqua + farina quanto basta ad ottenere una pastella densa ma non troppo); pulite i filetti e tagliateli a bocconcini, quindi passateli prima nella pastella e poi nel pangrattato, facendoli dorare in padella una volta che gran parte del liquido sarà evaporato, unendo un pizzico di sale. Fate cuocere i bocconcini di filetto, girandoli ogni tanto, per 5 minuti abbondanti, fino a completa doratura, quindi serviteli sul letto di cipolle, decorando ogni piatto con la scorza croccante delle arance.

Io ho usato 3 filetti per 4 persone.. Di solito, se il filetto lo mangiamo rosolato in padella e via, ne occorre uno a testa, ma così cucinato, con impanatura e cipolle, diventa più pesante ed un filetto a  testa è un pochino troppo (e ve lo dice una che di solito abbonda con le dosi!)… Insomma, regolatevi anche in base alla vostra fame 😉

Con questa ricetta partecipiamo (parlo al plurale perchè ovviamente, se mai si vincesse qualche cosa, Sergio avrebbe la sua più che meritata parte… Insomma, della serie “non si vince, ma se si vince…!” 😉 ) a ben due contest: uno è Gli Agrumi de Il Ricettario di Cinzia, di cui avevo già parlato in questo post, contest che raccoglie qualunque tipo di ricetta che abbia in qualche modo un agrume a farla da protagonista; l’altro è invece La Banda Declina Arancio de La Banda dei Broccoli, dove protagonisti non sono gli agrumi in generale ma solamente l’arancia, declinata in ogni forma e modo… Partecipate numerosi, che c’è ancora tempo 🙂

 

2 novembre 2010

Persian Khoresh-e Fesenjan: Stufato Iraniano di Petto di Pollo in Salsa di Noci e Melagrana (con Riso Pilaf allo Zafferano)

Posted in di carne, Iran (Persia), piatti etnici / esotici, piatti unici, secondi piatti tagged , , , , , , , , , , , , , , , , , , a 12:21 PM di pixel3v

Rieccomi, dopo una settimana di stasi dovuta a problemi nell’hard disk del pc (quasi-risolti… uff), problemi che mi impedivano di attingere al mio archivio di appunti culinari 😡 Ma tutto è bene quel che finisce bene 😀
Con questa ricetta che vi propongo oggi, per la prima volta mi sono cimentata nella preparazione di un piatto a base di melagrana. E per la prima volta mi sono cimentata pure nella preparazione di un piatto persiano (o meglio iraniano, che la Persia non esiste più da quel dì 🙄 e l’Iran può essere identificato come l’antico impero persiano)… Ebbene, le due cose son collegate, sapete? La Persia è infatti la terra di origine del melograno… Mentre l’autunno è invece la sua stagione, aggiungerei io 😀
Quindi su, guardatevi intorno: ci sarà sicuramente, in uno dei giardini vicini a casa vostra, qualche albero coi rami pendenti per via del peso di questi chiccosissimi frutti… Fate come me, agguantatene innocentemente uno e via, in cucina a preparare il Persian Khoresh-e Fesenjan: Stufato Iraniano di Petto di Pollo in Salsa di Noci e Melagrana (con Riso Pilaf allo Zafferano) (titolo infinito… puff puff) 😉 Per caso volete saperne di più? E’ presto detto: “khoresh” sta ad indicare un certo metodo di cottura stufato con salsa a base di noci e succo di melagrana, mentre “fesenjan” è il termine che designa l’anatra, o il pollame in generale. Eh sì, perchè in teoria questo piatto sarebbe a base di anatra… Ma io ho preferito andare sul classico e sul reperibile 😉


INGREDIENTI (per 4 persone)
Per il Khoresh-e Fesenjan:

4 petti di pollo (1,2 kg circa)
1 cipolla bianca
1 cucchiaino di cannella in polvere
1 cucchiaino di curcuma
½ limone (succo)
150 ml di brodo vegetale
170 ml di succo di melagrana
150 gr. di gherigli di noce
1 cucchiaio di zucchero (che io ho omesso)
olio extravergine di oliva
sale
semi di melagrana per guarnire (circa ½ frutto)
Per il Riso Pilaf:
300 gr. di riso basmati
1 cipolla bianca piccola
30 gr. di ghee
1 stecca di cannella
6 chiodi di garofano
1 bustina di zafferano
550 ml di brodo vegetale

PREPARAZIONE
Pulite, disossate e tagliate a bocconcini i petti di pollo; fateli dorare in una padella capiente assieme alla cipolla precedentemente tritata ed imbiondita con poco olio; aggiustate di sale e continuate la cottura a fiamma bassa fino a che tutti i bocconcini non avranno preso colore. A questo punto unite la cannella in polvere, la curcuma ed il succo di limone, quindi coprite e continuate la cottura per circa 10 minuti.
Nel frattempo, tritate al mixer 80 gr. di gherigli di noce; tritate grossolanamente e tostate i restanti 70 gr. In un altro tegame preparate la salsa: versate 150 ml di brodo vegetale, unitevi il succo di melagrana, le noci ridotte in polvere più quasi tutta la granella tostata (lasciatene da parte pochina per guarnire) e, chi volesse, lo zucchero (se non vi piace il gusto troppo dolce – che già il succo di melagrana è dolciastro di suo – potete tranquillamente rinunciarci, come in effetti ho fatto io); portate ad ebollizione e lasciate sobbollire a fuoco basso per circa 10 minuti.
Nel frattempo preparate il Riso Pilaf: lavate bene il riso basmati in uno scolapasta in modo da privarlo, almeno in parte, dell’amido, quindi lasciatelo asciugare bene. Mentre il riso asciuga preparate un trito fine con la cipolla e fatela imbiondire a fuoco molto basso in una casseruola insieme col ghee; aggiungete quindi la stecca di cannella ed i chiodi di garofano, mescolate un paio di minuti, quindi unite il riso e fatelo tostare. Dopo due minuti unite lo zafferano precedentemente sciolto in pochissima acqua calda, mescolate, quindi incorporate il brodo; a questo punto coprite e lasciate cuocere per circa 15 minuti, fino a che il riso non avrà del tutto assorbito il brodo.
Quando il pollo sarà quasi cotto, versatevi la salsa e lasciate insaporire a fuoco medio per altri 5 minuti, in. Impiattate decorando ogni piatto con i chicchi di melagrana e le restanti noci tritate lasciate da parte; servite con a parte il Riso Pilaf.

Qualche info in più sulle plurime proprietà della melagrana direttamente da Ciro Vestita, il guru di mia madre ( 😛 ): il succo di melograno dà ottimi risultati agli insonni; inoltre, è utilissimo (visto il suo contenuto in acido ellagico, potente sostanza antitumorale) nella profilassi di vari tipi di patologie cancerose; è inoltre eccezionale nella terapia delle cistiti e delle parassitosi intestinali (soprattutto gli ossiuri dei bambini). Il succo si può ottenere centrifugando i semi oppure (come si fa in Tunisia) “massaggiando” a lungo con i pollici il frutto dall’esterno per poi infilarci una cannuccia. Vestita dice inoltre che il nostro petto di pollo con chicchi di melograno era uno dei piatti più amati da Lorenzo il Magnifico, benchè con la variante delle mandorle al posto delle noci 🙂
Riguardo invece al succo di melagrana, se avete voglia fatelo da soli (“massaggiando” con le mani come racconta Vestita, ma va bene anche usare lo spremiagrumi!), altrimenti, se lo comprate, fate attenzione che sia puro… Inizialmente avevo preso uno smoothie, poi a casa ho letto gli ingredienti e di melagrana ce n’era solo il 25%, mentre il restante 75% era composto da mela, mirtilli, uva e banana (buono, sì, ma per farci una merenda magari)… Quello puro l’ho trovato in erboristeria, della S*pecchiasol 😉

E per un piatto assolutamente particolare, con la musica oggi ci buttiamo sul classico: beccatevi la strappalacrime Always di Jon Bon Jovi 😦

3 giugno 2010

Feijao Tropeiro a mo’ di Feijoada (from Brazil)

Posted in Brasile, di carne, Le mie ricette, piatti etnici / esotici, piatti unici, secondi piatti tagged , , , , , , , , a 5:00 PM di pixel3v

Ve l’avevo anticipato che si cambiava tenore… Non che non ci sia più bisogno di star leggeri eh, anzi… Però, nel mentre che testo altre ricettine estive e fresche (perché sì, sono ancora a dieta!) nei miei (pochi, ultimamente) ritagli di tempo, volevo rendervi partecipi di una bella serata trascorsa qualche settimana fa con Luca, Claudia e Nicola, serata in cui mi sono cimentata nella preparazione di una cenetta tutta brasiliana (commensali miei, a proposito, grazie ancora dell’apprezzamento!).
L’idea mi è venuta quando ho scovato, in uno di quei posti in cui mai mi sarei immaginata di trovarne, un bellissimo saccone di juta pieno zeppo di fagioli neri… E non ho resistito 😳 sarà un luogo comune, ok, ma credo che tutti, di fronte ai fagioli neri,  pensino al Brasile 🙂

La cena brasiliana parte 1
E veniamo alla ricetta. Vi chiederete il motivo di questo titolo un po’ confuso… Beh, vi spiego subito: si tratta di una ricetta a cui sono arrivata dopo un po’ di “studio”. Con i fagioli neri di cui sopra avrei voluto preparare una Feijoada a tutti gli effetti a dir la verità, ma la ricetta tipica brasiliana richiede parti del maiale come lingua, zampetto, cotenna ed orecchia, e a dirla tutta io proprio non me la sono sentita 😯 … quindi ho sostituito con delle bistecchine di maiale, insieme con salsiccia e pancetta (presenti, quest’ultime, anche nella ricetta originale)… E che c’entra il Feijao Tropeiro? C’entra perché, appunto, in quest’ultima ricetta sono richieste solo salsiccia e pancetta, però è un pasticcio che prevede l’incorporamento della farina di manioca. Io invece, la farina di manioca tostata l’ho presentata a parte, come sarebbe per la ricetta della Feijoada… ecco quindi spiegato il titolo buffo di questa ricetta 😉
Ma veniamo a noi: ecco come si prepara il Feijao Tropeiro a mo’ di Feijoada (from Brazil).

INGREDIENTI (per 4 persone)
300 gr. di fagioli neri secchi (sembrano pochi, ma dopo il loro peso raddoppia!)
4 bistecchine di maiale
2 cipolle
3 spicchi d’aglio
140 gr. di salsiccia di maiale (diciamo un paio)
100 gr. di pancetta affumicata a dadini
2 pomodori rossi
6 foglie di alloro
200 gr. di farina di manioca cruda
150 gr. di riso basmati
sale
prezzemolo
olio
peperoncino

PREPARAZIONE
Mettete i fagioli secchi a bagno per diverse ore in acqua fredda (diciamo tra le 8 e le 24 ore) con 3 foglie di alloro; la quantità d’acqua deve essere pari a sei volte il peso dei fagioli: in questo caso useremo 300 gr. di fagioli secchi, per cui occorreranno 1,8 l. d’acqua. Trascorso questo tempo, durante il quale i fagioli avranno assorbito un bel po’ d’acqua ed il loro peso e il loro volume saranno aumentati, scolateli e lavateli con acqua corrente, quindi riponeteli nella stessa pentola con circa 1 l d’acqua e portate ad ebollizione. Quando l’acqua inizia a bollire, trasferite la pentola nel fornello più piccolo (quello che usate per fare la moka per intenderci) e proseguite la cottura a fuoco lento per un’ora. Ogni tanto date un occhio, e mescolate se vedete che i fagioli si stanno attaccando al fondo. Salate solo quando i fagioli saranno cotti, quindi scolateli, conservando la loro acqua (che non sarà più molta, e che sarà marrone come il caffè!), e lasciateli nella loro pentola (nota: questo procedimento non è valido solo per la Feijoada o per il Feijao Tropeiro, ma vale ogni volta che vi trovate con dei legumi secchi da cuocere!).
Tagliate a pezzetti le bistecchine di maiale e cuocete i bocconcini per circa 15 minuti in acqua bollente e salata con altre 3 foglie d’alloro; scolate e ponete i bocconcini nella pentola insieme ai fagioli. Fate cuocere per un’altra ora a fuoco lento, aggiungendo un po’ dell’acqua tenuta da parte ogni tanto.
A parte, fate soffriggere una cipolla tagliata a pezzetti, il prezzemolo, gli spicchi d’aglio schiacciati (che poi toglierete), le salsicce sbriciolate e la pancetta affumicata in olio e peperoncino; dopo qualche minuto aggiungete un pochino d’acqua dei fagioli ed i pomodori tagliati a cubetti e, dopo altri 5 minuti, versate il tutto nei fagioli con i bocconcini di maiale, continuando la cottura, come detto sopra, per un’ora (insomma, a questo punto mancheranno circa 45 minuti), finchè il composto non sarà denso e le carni ben cotte.
Per tostare la farina di manioca, che servirà da accompagnamento: in una padella media fate soffriggere l’altra cipolla a fettine con un po’ d’olio, quindi versate a pioggia la farina di manioca; dovrete mescolare di continuo, a fiamma bassa, per circa 15 minuti, finchè non diventa dorata, facendo attenzione a non farla bruciare o attaccare; a fine tostatura aggiustate di sale.
Quando il tutto sarà pronto togliete gli spicchi d’aglio e servite il Feijao Tropeiro a mo’ di Feijoada con la farina di manioca tostata e, volendo, anche con del riso basmati bollito (salatelo alla fine).

La foto non rende giustizia, lo so bene, ma che posso farci 😦

Vi lascio con un gruppo cattivo cattivo, i Rage Against The Machine con Killing in the name of, un po’ di carica per vedere se riesco a riprendermi (oggi supersonno…!!)

27 aprile 2010

Murgh Methi (Pollo al Fieno Greco)

Posted in di carne, India, Le mie ricette, piatti etnici / esotici, piatti unici, secondi piatti tagged , , , , , , a 11:43 am di pixel3v

Come avevo accennato nel post precedente a questo, per questa mia nuova ricetta mi serviva appunto il Garam Masala, ma comprarlo sarebbe stato troppo semplice e quindi me lo sono preparato da sola, come avete visto 😉
Oltre al Garam Masala, inoltre, alla base di questa ricetta c’è il mio ormai “amico” fieno greco, che sto apprezzando ogni giorno di più 😀
Lo spunto per questa nuova ricetta l’ho preso da qui; questa che segue è la mia versione del Murgh Methi (Pollo al Fieno Greco) 😉

INGREDIENTI (per 4 persone)
2 cipolle
2 cucchiai di ghee
2 foglie di alloro
2 spicchi d’aglio
2 cucchiaini di zenzero in polvere
1 cucchiaino di curcuma
1 cucchiaio di semi di coriandolo
3 cucchiai di Kastoori methi (foglie di fieno greco essiccate; io ho usato i semi)
900 gr. di petto di pollo
2 cucchiai colmi di Garam Masala in polvere
200 gr. di yogurt greco
2 ciuffi di prezzemolo
200 gr. abbondanti di riso basmati
sale

PREPARAZIONE
Preparate un trito fine con le cipolle e fatele imbiondire nel ghee insieme con le foglie di alloro intere. Nel frattempo preparate una pasta omogenea con l’aglio e lo zenzero (io li ho tritati nel mixer) ed incorporatela alle cipolle; unite anche la curcuma ed i semi di coriandolo tritati (io mi sono aiutata con il fondo di un bicchiere). Dopo un paio di minuti circa unite i semi di fieno greco ed il petto di pollo disossato, pulito e tagliato in bocconcini; salate e fate cuocere finchè il pollo non sarà colorito, quindi aggiungete un cucchiaio di Garam Masala e coprite lasciando cuocere a fuoco lento per circa 15 minuti, aggiungendo acqua se necessario. A fine cottura aggiungete lo yogurt, l’altro cucchiaio di Garam Masala ed il prezzemolo (sempre per il fatto che assomiglia molto al coriandolo fresco), saltate un altro minuto, aggiustate di sale se necessario, togliete le foglie di alloro e servite con del riso basmati bollito.

Quanto alla musica, tralasciando il fatto che niente accomuna la canzone che segue al piatto da me cucinato, ho ripescato tra i miei pezzi preferiti di qualche anno fa la semisconosciuta Emmi con Breakable, che sicuramente qualcuno di voi ricorderà in quanto colonna sonora dello spot di un noto marchio di gioielli ed orologi… Beh, riascoltatevela 😉

16 febbraio 2010

Le Polpette (della Nonna Lilia) del Martedì Grasso

Posted in di carne, Le mie ricette, secondi piatti tagged , , , , , , a 6:44 PM di pixel3v

Il Martedì Grasso è il giorno che segna la fine del Carnevale e l’inizio della Quaresima. A casa mia, quando ero piccola, la tradizione voleva che la nonna Lilia preparasse per questo giorno le sue strepitose polpette 😉 Ce l’ho ancora davanti, l’immagine della nonna che impastava con tanto amore… 😥 Sapeva quanto le adoravo, e spesso e volentieri finiva che me le cucinava una volta a settimana invece che soltanto il giorno di Martedì Grasso! 😆
C’è di buono, almeno, che a differenza delle Frittelle di Berlingaccio e del Castagnaccio, in questo caso la ricetta c’è eccome (grande nonna!)… Ecco quindi, secondo scrupolosa ricetta, come si preparano Le Polpette (della Nonnna Lilia) del Martedì Grasso!

INGREDIENTI (per 6 persone – circa 35 polpette)
600 gr. di magro macinato
5 spicchi d’aglio
la scorza di 1 limone
20 gr. di prezzemolo (1/2 confezione)
4 uova
100 gr. di parmigiano grattugiato
2 fette di pane raffermo
½ litro di brodo di carne
½ noce moscata grattugiata
sale
pan grattato
olio per friggere

PREPARAZIONE
Preparate un battuto fine con il prezzemolo, l’aglio e la scorza di limone. A parte, mescolate la carne macinata con le uova, il parmigiano grattugiato, la noce moscata ed un pizzico di sale, quindi aggiungetevi anche il battuto. Preparate circa ½ litro di brodo di carne e fateci cuocere le fette di pane per 5 minuti, finchè non diventeranno pappa (il brodo se lo bevono loro! :D). A questo punto amalgamate anche il pane al composto, mescolate bene il tutto e fate riposare in frigo per almeno mezz’ora. Una volta trascorso il tempo di posa, preparate con il composto delle palline tonde non troppo grandi, passatele bene nel pangrattato ed infine friggetele in olio già bollente. Se il composto dovesse risultare troppo morbido, mescolatevi un po’ di pan grattato per renderlo più sodo 😉

So che questa canzone non ha niente di allegro che possa ricordare anche solo lontanamente il Carnevale ma… Beccatevela lo stesso, che è bellissima: Perhaps rifatta dai Cake 😉

Pagina successiva