2 Maggio 2011

Kefta (Polpette Marocchine) di Manzo Grigliati con Salsa di Yogurt e Menta

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Ricettina rapida rapida: delle gustosissime polpettine non fritte ma cotte in forno, gustose e molto saporite; d’altra parte siamo in Marocco, e lì la carne è molto, molto speziata 🙂 Di solito per i Kefta (termine che significa, appunto, “polpette”) si usa la carne di agnello, ma il mio macellaio non era pronto alla mia richiesta ed ho quindi dovuto ripiegare sul più nostrano manzo 😉
I Kefta vengono tradizionalmente cucinati in due modi: immersi nel sugo di pomodoro e serviti con del riso bianco o del cous cous oppure grigliati in forno, infilzati in spiedini. Siccome io ho provato a cucinarli in entrambi i modi, posterò quest’oggi la ricetta dei Kefta (polpette marocchine) di manzo grigliati con salsa di yogurt e menta, accompagnati solo da una semplice salsina per renderli meno asciutti, e più avanti i Kefta in salsa di pomodoro, considerandola un piatto unico visto l’accompagnamento 😉

INGREDIENTI (per 12 kefta)
1 cipolla
600 gr. di carne di manzo macinata
1 ciuffo di prezzemolo
2 rametti di menta
1 cucchiaino di noce moscata grattugiata
½ cucchiaino di cumino in polvere
1 puntina di cannella in polvere
1 cucchiaino di paprika dolce
4 cucchiai d’olio
sale
yogurt greco per la salsa

PREPARAZIONE
Preparate un trito finissimo con la cipolla ed impastatela con la carne macinata, il prezzemolo e metà della menta tritati, la noce moscata, il cumino, la cannella, la paprika, l’olio ed un pizzico di sale (non abbiate paura di esagerare con le spezie: vedrete che dopo la cottura si sentiranno molto meno rispetto al sapore forte che hanno se assaggiate l’impasto da crudo); lavorate l’impasto fino ad ottenere un composto omogeneo.
Tenete l’impasto a riposo per qualche minuto e nel frattempo preparate la salsina lavorando lo yogurt con la restante menta tritata fine; conservatela in frigorifero.
Con l’impasto preparate delle polpettine piatte ed allungate, quindi infilatele su degli spiedini di legno e cuocete nel forno già caldo, nello scompartimento più alto (sotto il grill praticamente, diciamo a meno di 10 cm) per 15 minuti a 220° C (ricordate di mettere una bacinella d’acqua alla base del forno per evitare il troppo fumo e se non volete che il vostro forno s’impiastricci del grasso che colerà!); girate gli spiedini a metà cottura per fare dorare i Kefta anche dall’altro lato. Servite caldo, accompagnando con la salsina di yogurt e menta.

Con questa ricetta partecipo al contest di Gianni: mai contest fu più azzeccato per me, che adoro, stravedo per la cucina etnica! Sotto con le ricette dunque, una per continente… C’è tempo fino al 15 maggio!

6 aprile 2011

Involtini di Cavolo Verza

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SOTTOTITOLO: LA CENETTA DELL’AMORE DELLA COCCA E DI ZOLA
Ci ho preso gusto coi secondi eh! Da pochi che erano, mo’ diventano troppi…  😛 Apparte gli scherzi, in realtà questa ricetta degli Involtini di Cavolo Verza me la dette la Cocca diverso tempo fa, l’ho preparata già varie volte ma non l’avevo mai pubblicata (e in effetti si vede che la foto non è recentissima… 😳 )… Eh beh, era giunto il momento, rimpolpiamo ancora la categoria secondi prima che il cavolo diventi troppo invernale 😉 Mh… A pensarci bene forse lo è già… :/

INGREDIENTI (per 8 involtini)
8 foglie di cavolo verza (le più esterne) + altre 6 per il ripieno
200 gr. di carne macinata
1 fetta di pan carré (quelle rettangolari, grandi, senza crosta)
2 uova
6 cucchiai di polpa di pomodoro
2 spicchi d’aglio
olio
noce moscata
sale
pepe

PREPARAZIONE
Sfogliare le prime foglie del cavolo verza (quelle più grandi) tante quanti involtini si vogliono preparare (in questo caso, con queste dosi ho fatto 8 involtini) e sbollentarle una per una (30 secondi ciascuna) in una pentola d’acqua salata. Nel frattempo tagliate a julienne le altre 6 foglie e rosolatele in padella per cinque minuti con un filo d’olio e un pizzico di sale.
Stendete le foglie di verza su un tagliere a raffreddare e nel frattempo preparate il ripieno, amalgamando in una ciotola la carne macinata, la verza a julienne, il pan carré sbriciolato e le uova; grattugiate abbondante noce moscata, aggiungete un pizzico di sale ed una macinata di pepe. Per mescolare meglio il ripieno aiutatevi con uan forchetta, schiacciando bene il tutto.
Suddividete il ripieno ponendone un po’ su ogni foglia di verza e richiudete le foglie a fagottino, partendo dal fondo (dove la costola è più grossa, per intenderci), avvolgendo la punta e poi ripiegando i lati di ogni foglia verso l’interno dopo aver avvolto interamente l’involtino su se stesso; fermate ogni involtino con uno stuzzicadenti.
In una padella bella larga fate scaldare la polpa di pomodoro con due spicchi d’aglio schiacciati (che poi eliminerete), adagiatevi gli involtini e fateli cuocere per circa un quarto d’ora, coperti; teneteli d’occhio in modo da rigirarli dal lato opposto al momento giusto; aggiungete acqua se vedete che il sugo ritira troppo. A fine cottura cospargeteli con il pomodoro della padella e serviteli.

E dopo tanto tempo, oggi si torna ad ascoltare un po’ di buona musica: credo di far cosa gradita anche ai protagonisti della ricetta di oggi, Zola e la Cocca, lasciandovi all’ascolto dei Dream Theater con la loro Another Day… 😉

 

4 marzo 2011

Bocconcini di Filetto di Manzo Croccanti all’Arancia su Letto di Cipolle Rosse

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Menomale che c’è Sergio… No, dico, avete mica per caso notato la categoria “secondi piatti” qui sul mio blog? Tre anni di attività (più o meno) intensa e solo 2 ricette archiviate in quella categoria! Neanche una all’anno, ma si può?
Ok, posto che come si capisce non sono né il mio forte, i secondi piatti, né soprattutto una cosa che mi piace cucinare (né, a dirla tutta, mangiare, insomma, preferisco decisamente altro), fatto sta che bisogna rimediare, in tutti i modi. Ad aumentare almeno di un +1 la categoria in questione c’ha pensato Sergio, passandomi una sua ricettina testata qualche settimana fa e che mi ha lasciata subito entusiasta: i Bocconcini di Filetto di Manzo Croccanti all’Arancia su Letto di Cipolle Rosse… E quand’è così (la Sara Pixel entusiasta davanti ad un secondo di carne!) va colta la palla al balzo, subito 😉 Eccomi quindi all’opera, immediatamente, a testare questa ricetta davvero sublime… Unica aggiunta mia: la scorzetta d’arancia croccante, un piccolo dettaglio insomma… Per il resto, ancora una volta, GRAZIE SERGIO!!

INGREDIENTI (per 4 persone)
2 cipolle rosse medie
2 arance (succo e scorza)
2 bicchieri di vino bianco
1 mazzetto di menta
2 cucchiaini di pepe rosso in polvere
3 filetti di manzo (circa 160 gr. ciascuno, peso da puliti)
olio extravergine di oliva
farina + acqua per la pastella
pangrattato
sale

PREPARAZIONE
Tagliate le cipolle a fettine sottili tanto da formare un letto, unitevi un filo d’olio e fatele imbiondire in padella. Grattugiate la scorza delle arance, ponetela su un pezzetto di carta da forno ben distesa e rendetela croccante passandola nel forno già caldo per pochi minuti, il tempo di farla seccare (io utilizzo, per queste operazioni, il fornino del M*ulino B*ianco, che non è un microonde ma un piccolo forno elettrico che si scalda in breve tempo), quindi tenetela da parte. Quando le cipolle saranno imbiondite unitevi il succo delle arance, il vino bianco, la menta tritata ed il pepe rosso in polvere; lasciate evaporare quasi tutto il liquido a fuoco medio/alto, lasciando sobbollire per una decina di minuti.
Preparate una pastella leggera con acqua e farina (2 bicchieri d’acqua + farina quanto basta ad ottenere una pastella densa ma non troppo); pulite i filetti e tagliateli a bocconcini, quindi passateli prima nella pastella e poi nel pangrattato, facendoli dorare in padella una volta che gran parte del liquido sarà evaporato, unendo un pizzico di sale. Fate cuocere i bocconcini di filetto, girandoli ogni tanto, per 5 minuti abbondanti, fino a completa doratura, quindi serviteli sul letto di cipolle, decorando ogni piatto con la scorza croccante delle arance.

Io ho usato 3 filetti per 4 persone.. Di solito, se il filetto lo mangiamo rosolato in padella e via, ne occorre uno a testa, ma così cucinato, con impanatura e cipolle, diventa più pesante ed un filetto a  testa è un pochino troppo (e ve lo dice una che di solito abbonda con le dosi!)… Insomma, regolatevi anche in base alla vostra fame 😉

Con questa ricetta partecipiamo (parlo al plurale perchè ovviamente, se mai si vincesse qualche cosa, Sergio avrebbe la sua più che meritata parte… Insomma, della serie “non si vince, ma se si vince…!” 😉 ) a ben due contest: uno è Gli Agrumi de Il Ricettario di Cinzia, di cui avevo già parlato in questo post, contest che raccoglie qualunque tipo di ricetta che abbia in qualche modo un agrume a farla da protagonista; l’altro è invece La Banda Declina Arancio de La Banda dei Broccoli, dove protagonisti non sono gli agrumi in generale ma solamente l’arancia, declinata in ogni forma e modo… Partecipate numerosi, che c’è ancora tempo 🙂

 

2 novembre 2010

Persian Khoresh-e Fesenjan: Stufato Iraniano di Petto di Pollo in Salsa di Noci e Melagrana (con Riso Pilaf allo Zafferano)

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Rieccomi, dopo una settimana di stasi dovuta a problemi nell’hard disk del pc (quasi-risolti… uff), problemi che mi impedivano di attingere al mio archivio di appunti culinari 😡 Ma tutto è bene quel che finisce bene 😀
Con questa ricetta che vi propongo oggi, per la prima volta mi sono cimentata nella preparazione di un piatto a base di melagrana. E per la prima volta mi sono cimentata pure nella preparazione di un piatto persiano (o meglio iraniano, che la Persia non esiste più da quel dì 🙄 e l’Iran può essere identificato come l’antico impero persiano)… Ebbene, le due cose son collegate, sapete? La Persia è infatti la terra di origine del melograno… Mentre l’autunno è invece la sua stagione, aggiungerei io 😀
Quindi su, guardatevi intorno: ci sarà sicuramente, in uno dei giardini vicini a casa vostra, qualche albero coi rami pendenti per via del peso di questi chiccosissimi frutti… Fate come me, agguantatene innocentemente uno e via, in cucina a preparare il Persian Khoresh-e Fesenjan: Stufato Iraniano di Petto di Pollo in Salsa di Noci e Melagrana (con Riso Pilaf allo Zafferano) (titolo infinito… puff puff) 😉 Per caso volete saperne di più? E’ presto detto: “khoresh” sta ad indicare un certo metodo di cottura stufato con salsa a base di noci e succo di melagrana, mentre “fesenjan” è il termine che designa l’anatra, o il pollame in generale. Eh sì, perchè in teoria questo piatto sarebbe a base di anatra… Ma io ho preferito andare sul classico e sul reperibile 😉


INGREDIENTI (per 4 persone)
Per il Khoresh-e Fesenjan:

4 petti di pollo (1,2 kg circa)
1 cipolla bianca
1 cucchiaino di cannella in polvere
1 cucchiaino di curcuma
½ limone (succo)
150 ml di brodo vegetale
170 ml di succo di melagrana
150 gr. di gherigli di noce
1 cucchiaio di zucchero (che io ho omesso)
olio extravergine di oliva
sale
semi di melagrana per guarnire (circa ½ frutto)
Per il Riso Pilaf:
300 gr. di riso basmati
1 cipolla bianca piccola
30 gr. di ghee
1 stecca di cannella
6 chiodi di garofano
1 bustina di zafferano
550 ml di brodo vegetale

PREPARAZIONE
Pulite, disossate e tagliate a bocconcini i petti di pollo; fateli dorare in una padella capiente assieme alla cipolla precedentemente tritata ed imbiondita con poco olio; aggiustate di sale e continuate la cottura a fiamma bassa fino a che tutti i bocconcini non avranno preso colore. A questo punto unite la cannella in polvere, la curcuma ed il succo di limone, quindi coprite e continuate la cottura per circa 10 minuti.
Nel frattempo, tritate al mixer 80 gr. di gherigli di noce; tritate grossolanamente e tostate i restanti 70 gr. In un altro tegame preparate la salsa: versate 150 ml di brodo vegetale, unitevi il succo di melagrana, le noci ridotte in polvere più quasi tutta la granella tostata (lasciatene da parte pochina per guarnire) e, chi volesse, lo zucchero (se non vi piace il gusto troppo dolce – che già il succo di melagrana è dolciastro di suo – potete tranquillamente rinunciarci, come in effetti ho fatto io); portate ad ebollizione e lasciate sobbollire a fuoco basso per circa 10 minuti.
Nel frattempo preparate il Riso Pilaf: lavate bene il riso basmati in uno scolapasta in modo da privarlo, almeno in parte, dell’amido, quindi lasciatelo asciugare bene. Mentre il riso asciuga preparate un trito fine con la cipolla e fatela imbiondire a fuoco molto basso in una casseruola insieme col ghee; aggiungete quindi la stecca di cannella ed i chiodi di garofano, mescolate un paio di minuti, quindi unite il riso e fatelo tostare. Dopo due minuti unite lo zafferano precedentemente sciolto in pochissima acqua calda, mescolate, quindi incorporate il brodo; a questo punto coprite e lasciate cuocere per circa 15 minuti, fino a che il riso non avrà del tutto assorbito il brodo.
Quando il pollo sarà quasi cotto, versatevi la salsa e lasciate insaporire a fuoco medio per altri 5 minuti, in. Impiattate decorando ogni piatto con i chicchi di melagrana e le restanti noci tritate lasciate da parte; servite con a parte il Riso Pilaf.

Qualche info in più sulle plurime proprietà della melagrana direttamente da Ciro Vestita, il guru di mia madre ( 😛 ): il succo di melograno dà ottimi risultati agli insonni; inoltre, è utilissimo (visto il suo contenuto in acido ellagico, potente sostanza antitumorale) nella profilassi di vari tipi di patologie cancerose; è inoltre eccezionale nella terapia delle cistiti e delle parassitosi intestinali (soprattutto gli ossiuri dei bambini). Il succo si può ottenere centrifugando i semi oppure (come si fa in Tunisia) “massaggiando” a lungo con i pollici il frutto dall’esterno per poi infilarci una cannuccia. Vestita dice inoltre che il nostro petto di pollo con chicchi di melograno era uno dei piatti più amati da Lorenzo il Magnifico, benchè con la variante delle mandorle al posto delle noci 🙂
Riguardo invece al succo di melagrana, se avete voglia fatelo da soli (“massaggiando” con le mani come racconta Vestita, ma va bene anche usare lo spremiagrumi!), altrimenti, se lo comprate, fate attenzione che sia puro… Inizialmente avevo preso uno smoothie, poi a casa ho letto gli ingredienti e di melagrana ce n’era solo il 25%, mentre il restante 75% era composto da mela, mirtilli, uva e banana (buono, sì, ma per farci una merenda magari)… Quello puro l’ho trovato in erboristeria, della S*pecchiasol 😉

E per un piatto assolutamente particolare, con la musica oggi ci buttiamo sul classico: beccatevi la strappalacrime Always di Jon Bon Jovi 😦

3 giugno 2010

Feijao Tropeiro a mo’ di Feijoada (from Brazil)

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Ve l’avevo anticipato che si cambiava tenore… Non che non ci sia più bisogno di star leggeri eh, anzi… Però, nel mentre che testo altre ricettine estive e fresche (perché sì, sono ancora a dieta!) nei miei (pochi, ultimamente) ritagli di tempo, volevo rendervi partecipi di una bella serata trascorsa qualche settimana fa con Luca, Claudia e Nicola, serata in cui mi sono cimentata nella preparazione di una cenetta tutta brasiliana (commensali miei, a proposito, grazie ancora dell’apprezzamento!).
L’idea mi è venuta quando ho scovato, in uno di quei posti in cui mai mi sarei immaginata di trovarne, un bellissimo saccone di juta pieno zeppo di fagioli neri… E non ho resistito 😳 sarà un luogo comune, ok, ma credo che tutti, di fronte ai fagioli neri,  pensino al Brasile 🙂

La cena brasiliana parte 1
E veniamo alla ricetta. Vi chiederete il motivo di questo titolo un po’ confuso… Beh, vi spiego subito: si tratta di una ricetta a cui sono arrivata dopo un po’ di “studio”. Con i fagioli neri di cui sopra avrei voluto preparare una Feijoada a tutti gli effetti a dir la verità, ma la ricetta tipica brasiliana richiede parti del maiale come lingua, zampetto, cotenna ed orecchia, e a dirla tutta io proprio non me la sono sentita 😯 … quindi ho sostituito con delle bistecchine di maiale, insieme con salsiccia e pancetta (presenti, quest’ultime, anche nella ricetta originale)… E che c’entra il Feijao Tropeiro? C’entra perché, appunto, in quest’ultima ricetta sono richieste solo salsiccia e pancetta, però è un pasticcio che prevede l’incorporamento della farina di manioca. Io invece, la farina di manioca tostata l’ho presentata a parte, come sarebbe per la ricetta della Feijoada… ecco quindi spiegato il titolo buffo di questa ricetta 😉
Ma veniamo a noi: ecco come si prepara il Feijao Tropeiro a mo’ di Feijoada (from Brazil).

INGREDIENTI (per 4 persone)
300 gr. di fagioli neri secchi (sembrano pochi, ma dopo il loro peso raddoppia!)
4 bistecchine di maiale
2 cipolle
3 spicchi d’aglio
140 gr. di salsiccia di maiale (diciamo un paio)
100 gr. di pancetta affumicata a dadini
2 pomodori rossi
6 foglie di alloro
200 gr. di farina di manioca cruda
150 gr. di riso basmati
sale
prezzemolo
olio
peperoncino

PREPARAZIONE
Mettete i fagioli secchi a bagno per diverse ore in acqua fredda (diciamo tra le 8 e le 24 ore) con 3 foglie di alloro; la quantità d’acqua deve essere pari a sei volte il peso dei fagioli: in questo caso useremo 300 gr. di fagioli secchi, per cui occorreranno 1,8 l. d’acqua. Trascorso questo tempo, durante il quale i fagioli avranno assorbito un bel po’ d’acqua ed il loro peso e il loro volume saranno aumentati, scolateli e lavateli con acqua corrente, quindi riponeteli nella stessa pentola con circa 1 l d’acqua e portate ad ebollizione. Quando l’acqua inizia a bollire, trasferite la pentola nel fornello più piccolo (quello che usate per fare la moka per intenderci) e proseguite la cottura a fuoco lento per un’ora. Ogni tanto date un occhio, e mescolate se vedete che i fagioli si stanno attaccando al fondo. Salate solo quando i fagioli saranno cotti, quindi scolateli, conservando la loro acqua (che non sarà più molta, e che sarà marrone come il caffè!), e lasciateli nella loro pentola (nota: questo procedimento non è valido solo per la Feijoada o per il Feijao Tropeiro, ma vale ogni volta che vi trovate con dei legumi secchi da cuocere!).
Tagliate a pezzetti le bistecchine di maiale e cuocete i bocconcini per circa 15 minuti in acqua bollente e salata con altre 3 foglie d’alloro; scolate e ponete i bocconcini nella pentola insieme ai fagioli. Fate cuocere per un’altra ora a fuoco lento, aggiungendo un po’ dell’acqua tenuta da parte ogni tanto.
A parte, fate soffriggere una cipolla tagliata a pezzetti, il prezzemolo, gli spicchi d’aglio schiacciati (che poi toglierete), le salsicce sbriciolate e la pancetta affumicata in olio e peperoncino; dopo qualche minuto aggiungete un pochino d’acqua dei fagioli ed i pomodori tagliati a cubetti e, dopo altri 5 minuti, versate il tutto nei fagioli con i bocconcini di maiale, continuando la cottura, come detto sopra, per un’ora (insomma, a questo punto mancheranno circa 45 minuti), finchè il composto non sarà denso e le carni ben cotte.
Per tostare la farina di manioca, che servirà da accompagnamento: in una padella media fate soffriggere l’altra cipolla a fettine con un po’ d’olio, quindi versate a pioggia la farina di manioca; dovrete mescolare di continuo, a fiamma bassa, per circa 15 minuti, finchè non diventa dorata, facendo attenzione a non farla bruciare o attaccare; a fine tostatura aggiustate di sale.
Quando il tutto sarà pronto togliete gli spicchi d’aglio e servite il Feijao Tropeiro a mo’ di Feijoada con la farina di manioca tostata e, volendo, anche con del riso basmati bollito (salatelo alla fine).

La foto non rende giustizia, lo so bene, ma che posso farci 😦

Vi lascio con un gruppo cattivo cattivo, i Rage Against The Machine con Killing in the name of, un po’ di carica per vedere se riesco a riprendermi (oggi supersonno…!!)

27 aprile 2010

Murgh Methi (Pollo al Fieno Greco)

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Come avevo accennato nel post precedente a questo, per questa mia nuova ricetta mi serviva appunto il Garam Masala, ma comprarlo sarebbe stato troppo semplice e quindi me lo sono preparato da sola, come avete visto 😉
Oltre al Garam Masala, inoltre, alla base di questa ricetta c’è il mio ormai “amico” fieno greco, che sto apprezzando ogni giorno di più 😀
Lo spunto per questa nuova ricetta l’ho preso da qui; questa che segue è la mia versione del Murgh Methi (Pollo al Fieno Greco) 😉

INGREDIENTI (per 4 persone)
2 cipolle
2 cucchiai di ghee
2 foglie di alloro
2 spicchi d’aglio
2 cucchiaini di zenzero in polvere
1 cucchiaino di curcuma
1 cucchiaio di semi di coriandolo
3 cucchiai di Kastoori methi (foglie di fieno greco essiccate; io ho usato i semi)
900 gr. di petto di pollo
2 cucchiai colmi di Garam Masala in polvere
200 gr. di yogurt greco
2 ciuffi di prezzemolo
200 gr. abbondanti di riso basmati
sale

PREPARAZIONE
Preparate un trito fine con le cipolle e fatele imbiondire nel ghee insieme con le foglie di alloro intere. Nel frattempo preparate una pasta omogenea con l’aglio e lo zenzero (io li ho tritati nel mixer) ed incorporatela alle cipolle; unite anche la curcuma ed i semi di coriandolo tritati (io mi sono aiutata con il fondo di un bicchiere). Dopo un paio di minuti circa unite i semi di fieno greco ed il petto di pollo disossato, pulito e tagliato in bocconcini; salate e fate cuocere finchè il pollo non sarà colorito, quindi aggiungete un cucchiaio di Garam Masala e coprite lasciando cuocere a fuoco lento per circa 15 minuti, aggiungendo acqua se necessario. A fine cottura aggiungete lo yogurt, l’altro cucchiaio di Garam Masala ed il prezzemolo (sempre per il fatto che assomiglia molto al coriandolo fresco), saltate un altro minuto, aggiustate di sale se necessario, togliete le foglie di alloro e servite con del riso basmati bollito.

Quanto alla musica, tralasciando il fatto che niente accomuna la canzone che segue al piatto da me cucinato, ho ripescato tra i miei pezzi preferiti di qualche anno fa la semisconosciuta Emmi con Breakable, che sicuramente qualcuno di voi ricorderà in quanto colonna sonora dello spot di un noto marchio di gioielli ed orologi… Beh, riascoltatevela 😉

16 febbraio 2010

Le Polpette (della Nonna Lilia) del Martedì Grasso

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Il Martedì Grasso è il giorno che segna la fine del Carnevale e l’inizio della Quaresima. A casa mia, quando ero piccola, la tradizione voleva che la nonna Lilia preparasse per questo giorno le sue strepitose polpette 😉 Ce l’ho ancora davanti, l’immagine della nonna che impastava con tanto amore… 😥 Sapeva quanto le adoravo, e spesso e volentieri finiva che me le cucinava una volta a settimana invece che soltanto il giorno di Martedì Grasso! 😆
C’è di buono, almeno, che a differenza delle Frittelle di Berlingaccio e del Castagnaccio, in questo caso la ricetta c’è eccome (grande nonna!)… Ecco quindi, secondo scrupolosa ricetta, come si preparano Le Polpette (della Nonnna Lilia) del Martedì Grasso!

INGREDIENTI (per 6 persone – circa 35 polpette)
600 gr. di magro macinato
5 spicchi d’aglio
la scorza di 1 limone
20 gr. di prezzemolo (1/2 confezione)
4 uova
100 gr. di parmigiano grattugiato
2 fette di pane raffermo
½ litro di brodo di carne
½ noce moscata grattugiata
sale
pan grattato
olio per friggere

PREPARAZIONE
Preparate un battuto fine con il prezzemolo, l’aglio e la scorza di limone. A parte, mescolate la carne macinata con le uova, il parmigiano grattugiato, la noce moscata ed un pizzico di sale, quindi aggiungetevi anche il battuto. Preparate circa ½ litro di brodo di carne e fateci cuocere le fette di pane per 5 minuti, finchè non diventeranno pappa (il brodo se lo bevono loro! :D). A questo punto amalgamate anche il pane al composto, mescolate bene il tutto e fate riposare in frigo per almeno mezz’ora. Una volta trascorso il tempo di posa, preparate con il composto delle palline tonde non troppo grandi, passatele bene nel pangrattato ed infine friggetele in olio già bollente. Se il composto dovesse risultare troppo morbido, mescolatevi un po’ di pan grattato per renderlo più sodo 😉

So che questa canzone non ha niente di allegro che possa ricordare anche solo lontanamente il Carnevale ma… Beccatevela lo stesso, che è bellissima: Perhaps rifatta dai Cake 😉

28 ottobre 2009

Bicchiere di Manzo al Merlot con Porcini Fritti

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Ogni tanto (ma proprio di rado!) mi cimento anche con la carne… prediligendo spezie, odori e lavorazioni di un certo tipo (eccezion fatta per gli affettati e per la brace, infatti, non amo troppo il sapore ‘puro’ della carne…). Quello che vi propongo oggi è il Bicchiere di Manzo al Merlot con Porcini Fritti, ricetta invernale, sì, ma non troppo calorosa, almeno non la carne in sé! 😀

INGREDIENTI (per 4 persone)
600 gr di bicchiere di manzo
200 ml di Merlot rosso
10 bacche di ginepro
4/5 porcini freschi
farina
sale
pepe

PREPARAZIONE
In una padella scaldate il vino con le bacche di ginepro, quindi unite la carne di manzo precedentemente affettata in parti non troppo sottili (diciamo che ogni fetta deve essere spessa più o meno un paio di cm). Salate la carne e giratela spesso, finchè non avrà preso il colore deciso del Merlot.
Nel frattempo, lavate i porcini, puliteli attentamente e tagliateli a fette non troppo sottili; passateli nella farina bianca e friggeteli in abbondante olio bollente. Quando la loro superficie sarà croccante e dorata, poggiateli su carta assorbente in modo da asciugarne l’olio in eccesso, salateli e serviteli insieme al bicchiere di manzo.

bicchiere al merlot con porcini fritti

L’accoppiata è vincente ed il successo è assicurato!

23 gennaio 2008

Pollo al Curry

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Ispirata dalla cena di sabato sera, ieri sera mi sono cimentata nel cucinare questo favoloso piatto indiano, il Pollo al Curry, un po’ attingendo da alcuni siti e… un po’ lasciando spazio al gusto personale. Ecco la mia ricetta:

INGREDIENTI (per 4 persone)
900 gr di sovraccosce di pollo spellate e disossate
2 cipolle
2 carote
succo di 1 limone (scarso)
200 gr di yogurt bianco (ottimo il greco, si trova sfuso nei supermercati al reparto gastronomia)
2 cucchiai di curry
olio d’oliva
sale
200 gr abbonanti di riso basmati

PREPARAZIONE
Ponete il riso basmati nella pentola di cottura (meglio se alta), aggiungendo acqua quanto basta per bagnarlo tutto. Girate il riso con la mano in modo da privarlo, almeno in parte, dell’amido, quindi scolatelo e ripetete l’operazione. Lasciate quindi il riso in ammollo per circa 20 minuti nella sua “terza” acqua, che dovrà essere tanta da coprirlo bene tutto. Preparate poi un trito finissimo con le cipolle e le carote. Tagliate il pollo, spellato e disossato, a pezzetti, e fatelo cuocere in una teglia precedentemente oliata finché tutti i bocconcini non avranno preso colore. Aggiungete quindi il trito e, quando questo sarà dorato, i due cucchiai di curry. Regolate di sale (giusto due pizzichi) e lasciate cuocere a fuoco medio col coperchio per circa 20 minuti, mescolando di tanto in tanto e aggiungendo, se necessario, un po’ d’acqua. Nel frattempo ponete la pentola con il riso ammollo sul fornello (il riso basmati non va buttato nell’acqua quando questa bolle, come si fa invece con il riso tradizionale!), lasciandolo cuocere a fuco medio/basso per 15 minuti esatti, senza mai alzare il coperchio. Alla fine della sua cottura salate il riso, ma senza esagerare. Infine aggiungete al pollo il succo di limone e lo yogurt, mescolando a fuoco basso finchè il sugo non si sarà fluidificato. Servite quindi il pollo accompagnato dal riso.

pollo-al-curry.jpg

Devo dire che come primo tentativo è riuscito alquanto bene… 🙂
Buon appetito!

SICCOME QUESTA FOTO HA FATTO IL GIRO DELLA RETE, CHIEDEREI GENTILMENTE A TUTTI VOI INERNAUTI BUONGUSTAI DI NON ABUSARE PIU’ DI CIO’ CHE NON VI APPARTIENE… CUCINATE E FOTOGRAFATE DA SOLI, E’ COSI’ GRATIFICANTE… OPPURE CITATE LA FONTE SE DOVESTE USARE QUALCHE MIA FOTO, CHE NON COSTA NIENTE! 😉